Brasile-Cile 1990: Rojas, la maschera di sangue che fu squalificata a vita

Roberto Antonio Rojas Saavedra, noto con il soprannome di ‘Condor’, è un ex portiere cileno ritiratosi nel 1989 a causa di una squalifica a vita inflitta dalla FIFA.

La sua carriera inizia nel 1976 e terminerà 14 anni dopo in seguito ad una sfida tra la Nazionale cilena, di cui difendeva la porta, e il Brasile di Careca.

I fatti che portano alla squalifica avvengono il 3 settembre allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro, dove le due compagini erano impegnate nelle qualificazioni dei mondiali di calcio 1990 in Italia.

Il Cile, sotto di una rete, può solamente vincere per qualificarsi. Intorno al 70° di gioco un bengala piove in campo accanto a Rojas, che cade a terra in una maschera di sangue. Il portiere viene portato fuori in barella e la partita è sospesa.

Un’inchiesta fa però scoprire che Rojas si è ferito da solo con un piccolo rasoio precedentemente nascosto dentro un guanto, nel tentativo di consentire alla sua squadra di vincere la gara a tavolino.

Rojas viene squalificato a vita e si impedisce al Cile di prendere parte non solo all’ormai sfumata qualificazione ai mondiali del 1990, ma anche a quelli seguenti del 1994.

La FIFA deciderà di graziare Rojas nel 2001, in seguito ad una richiesta di perdono.

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