Esistono davvero le vere videogiocatrici?

Chi sono? Dove vivono? Come sono fatte? Esistono davvero o sono solo mere illusioni? Queste sono le domande che sempre più frequentemente si pongono i videogiocatori riguardo a quella specie rara denominata Videogiocatrice”.

Le gamer sono davvero così rare da trovare come la maggior parte della popolazione videoludica crede? Secondo un’analisi effettuata da Entertainment Software Association le donne videogiocatrici rappresentano il 48% della popolazione avvezza al gaming (il 36% ha più di 18 anni); è vero chela maggioranza (52%) dei videogiocatori è di sesso maschile ma il numero di videogiocatrici donne è in continua crescita. Al giorno d’oggi molti ragazzi rimangono ancora increduli sull'”esistenza” delle videogiocatrici, addirittura c’è chi pensa che siano tutte delle “attention whore“, cioè ragazze che cercano di farsi notare, ma che non sono realmente interessate ai videogiochi. Bisogna, quindi, fare una divisione tra le vere gamer e le “false copie” per non rischiare di confondere la lana con la seta!

TRUE GAMER vs “ATTENTION WHORE”

Bisogna fare una distinzione tra le donne che giocano per passione, e donne che giocano per moda o che solo perché hanno Angry Birds sul loro cellulare si sentono gamers.

Partiamo col definire la videogiocatrice per moda. È molto facile da riconoscere poiché si spara foto in pose provocanti con il joypad tra i denti, mezza nuda ricoperta da videogiochi (dei quali, nella maggior parte dei casi, non conosce neanche il genere di appartenenza), si vanta di giocare a ogni videogioco possibile e poi confonde Link con Zelda! Per lei il gaming è solo un modo per esporre al mondo che è diversa dalla massa quando in realtà facendolo per quel motivo tende ad amalgamarsi ad essa! Questa categoria di ragazze non dovrebbe essere etichettata come videogiocatrici, ma semplicemente “persone in cerca di visibilità”. Molte volte la colpa è loro se le vere gamer non vengono apprezzate a pieno!

La vera gamer non è una troll con gli occhiali, brutta, brufolosa e che non ha cura di sé (diciamo una Ugly Betty reclusa nella sua stanza). Una vera videogiocatrice è una ragazza, donna o bambina appassionata di videogames; ha una passione e vuole condividerla con altre persone, come si fa per i film o per i libri. Molte volte il gaming è un buon modo per sfogarsi nei momenti bui della vita, non c’è motivo per cui si debba fare la distinzione tra uomini e donne!

VITTIME DELLA DISCRIMINZAIONE

“…Tornate in cucina, i videogame sono cosa da uomini!”; una tipica frase con la quale le videogiocatrici vengono discriminate ogni giorno!

Purtroppo i ragazzi hanno molti pregiudizi nei confronti del gentil sesso. Si leggono frasi del tipo: “è impossibile che esista una ragazza che sia un vera appassionata di videogames e che, al contempo, sia pure bella” oppure “gli unici videogiochi a cui potete giocare sono Cooking Mama o Giulia Passione”. Io mi chiedo perché il mondo va avanti e il cervello di, alcuni, uomini è ancora così poco sviluppato? È’ la paura di essere sconfitti da una donna a guidare queste stupide parole oppure semplice mentalità del Settecento?

Non potremmo mai sapere la verità, ma una cosa è certa: ad aumentare il sessismo nei videogiochi sono anche gli sviluppatori che pensano ad mercato prettamente maschile. Le donne, infatti, sono schernite e derise nei videogiochi, in moltissimi titoli: in particolare negli MMORPG e nei giochi giapponesi vi è una diversa concezione dei personaggi maschili e di quelli femminili. Mentre i characters maschili appaiono sempre muscolosi, protetti da armature che ne coprono tutto il corpo, quelli femminili appaiono “prosperose” fino all’inverosimile, ma soprattutto indossano vestiti che non lasciano molto spazio all’immaginazione. E questo è solo il problema di minor rilevanza che le ragazze devono affrontare per avvicinarsi al mondo videoludico.

Secondo un sondaggio intrapreso da PriceCharting circa il 63% delle girl gamer si sente molestato quando giocano online. È molto frequente per le videogiocatrici subire offese sessiste, richieste a sfondo sessuale e improbabili approcci. Molte gamers sono scambiate addirittura per uomini che si fingono donne o semplicemente giocatrici occasionali e inesperte che vorrebbero guadagnarsi l’attenzione di uomini. Insomma, le donne videogiocatrici ci sono, sono tante e vogliono far sentire con forza la propria voce.

Ci sono ragazzi che si stupiscono dell’esistenza di ragazze che giocano ai videogiochi; alcuni si complimentano e rimangono affascinati e altri si dichiarano semplicemente contenti di poter condividere la stessa passione. Notizia per il mondo: Noi videogiocatrici vere esistiamo!

A cura di Fiorenza del Regno

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