La nuova Ferrari: sotto il segno della bellezza

Semplicità, bellezza e richiamo del passato, forse sono questi gli spunti lasciati venerdì dopo la presentazione online della nuova Ferrari SF15T che affronterà il campionato, che prenderà il via il 15 marzo a Melbourne (Australia).

Semplicità è sicuramente l’aggettivo che meglio si accosta alle caratteristiche tecniche della nuova monoposto di Maranello , che basa la sua nuova forza su semplici accorgimenti, tesi però a potenziare ogni componente e non un singolo pacchetto, queste le parole del direttore tecnico Allison: “Abbiamo tentato di dare più potenza a terra, per un’erogazione più gestibile del pilota, soprattutto in curva e nei rettilinei … Abbiamo cercato di correggere le sospensioni e reso il retrotreno più snello ed efficace, così come abbiamo semplificato il pacchetto aereodinamico”

Insomma il concetto di semplicità cercherà di sovrapporsi a quello di efficacia.

Ma il ricordo del passato e soprattutto la bellezza sono state le componenti maggiormente messe in risalto nella nuova rossa. Ed è proprio il nuovo team principal Maurizio Arrivabene a richiamare il grande padre della scuderia Enzo Ferrari che dichiarava la bellezza come cardine della vittoria, definendo la monoposto “Bella e sexy”.

Richiama anche il passato il marchio Alfa Romeo presente in corrispondenza del retrotreno della SF15T memore di quella che è stata un valido avversario, ma anche madre, come la definiva lo stesso Ferrari che proprio durante la sua esperienza ventennale nella scuderia di Milano apprese i segreti per creare una monoposto vincente (ricordiamo che con delle vetture Alfa Romeo la stessa Ferrari esordì nel mondo delle competizioni automobilistiche). Aldilà del significato puramente poetico nel marchio si vede la mano della neonata presidenza Marchionne che nell’anno dell’uscita della nuova Giulia cerca il rilancio commerciale dell’Alfa stessa.

Prudenti i due piloti titolari, Kimi Raikkonen e Sebastian  Vettel, che si sono detti stupefatti dell’aspetto ma consapevoli del gap da recuperare sui rivali, Mercedes in particolare, non si sono sbilanciati sulle reali potenzialità in pista. La prima giornata di test a Jerez ha assistito a una rassicurante performance della rossa (miglior tempo su 60 giri davanti a Sauber e Merchedes) , ma è ancora presto per poter fare dei bilanci.

La fiducia ora è l’unico elemento dal quale partire per tornare a vedere la Ferrari correre davanti a tutti.

A cura di Cosimo Mirra

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