Tra problemi e spettacolo, riparte la F1: la Mercedes spacca in due il Mondiale

E alla fine ci siamo, un nuovo campionato è iniziato. Se potessimo dare un voto al lungo weekend australiano sarebbero quasi tutti d’accordo nel dare un 3 alla parte poco sportiva e più commerciale, una più che sufficienza allo spettacolo e una sufficienza piena all’esordio della Ferrari.

Certamente lo spettacolo sportivo anche quest’anno è stato oscurato da polemiche e da casi a dir poco imbarazzanti, come quello che ha interessato il “pilota” Sauber, Giedo Van Der Garde, che ha spinto la scuderia, rea a detta dello stesso di non aver rispettato le clausole contrattuali che lo avevano legato alla scuderia come pilota titolare, davanti alla corte suprema. Un caso questo, che ha angosciato tutti i tifosi, che ha rischiato di compromettere un inizio regolare e che ha soprattutto tenuto la Sauber ferma ai box durante i test di giovedì. Il caso sarebbe stato risolto proprio oggi, infatti il pilota ha affermato di aver raggiunto un accordo con il team.

Altro caso strano e stravagante è stato quello che ha colpito il pilota spagnolo Fernando Alonso al suo esordio nella Mclaren Honda,  vittima di un curioso incidente durante i test di Barcellona. Tante le ipotesi, ma nessuna confermata nè dal team nè dalla federazione, infatti si è passato dal parlare di un malore del pilota fino ad uno shock elettrico causato da una perdita al motore, che ha costretto il pilota stesso a ricostruire vent’anni di vita e a rinunciare alla prima gara della stagione.

La gara svoltasi a Melbourne nel circuito di Albert Park in Australia, ha lasciato non pochi spunti di riflessione dal punto di vista sportivo. Sicuramente il dominio Mercedes è stato impeccabile durante tutta la settimana di prove e nel weekend di gara. La vittoria del campione uscente, Lewis Hamilton, lascia spazio a pochi a dubbi e ad una sola certezza: quest’anno si ripeterà la storia già vista la stagione scorsa: ci saranno due campionati quello tra i campioni della Mercedes appunto Hamilton vs Rosberg (2° ieri) e quello tra le scuderie di “seconda linea”. Un campionato di serie “b” che ha rivisto la Ferrari nuovamente protagonista, con lo strepitoso esordio di Sebastian Vettel che ha condotto una gara perfetta, vincendo il duello con l’ex ferrarista e ora pilota Williams Felipe Massa (giunto quarto), irraggiungibile l’anno scorso per la scuderia di Maranello. Sfortunato l’altro pilota della rossa Kimi Raikkonen, straordinario nella condotta di gara, che è stata a tratti spettacolare grazie alla sua tenacia, costretto però al ritiro per un  problema al pit-stop. La trasferta domenicale australiana ha lasciato molte ‘vittime’: solo in undici sono giunti sul traguardo finale. Da segnalare il buon inizio degli esordenti Sainz (9°) e Nasr (5°) e della buona prestazione offerta dalla Sauber, protagonista prima in negativo per il caso Van Der Garde, ma ripresasi con il pilota svedese Eriksson arrivato ottavo. Flop invece per Red bull e McLaren: Ricciardo sesto con un giro di ritardo mentre l’esordiente Kvyat non ha preso via al gran premio; dalla McLaren che dopo ventitré anni si è ricongiunta con l’Honda, invece non ci si aspettavano dei risultati così pessimi, infatti il pilota inglese Janson Button giungerà a due giri dal vincitore con grossi problemi di gestione dei nuovi motori ibridi power unit, con il compagno di squadra (sostituto di Alonso) Magnussen anch’esso non partito per gli stessi problemi. Insomma questa formula uno ha sicuramente iniziato non in modo brillante questa nuova stagione, troppi intrighi e misteri ma soprattutto gravi difficoltà delle scuderia ad adattarsi alle novità tecniche. Lasciamo ai prossimi Gran Premi l’ardua sententia.

A cura di Cosimo Mirra

CHE DICI?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *