L’iniziativa di alcune studentesse dell’Istituto Europeo del Design (IED) a favore del recupero di parte del patrimonio librario veneziano a seguito dell’eccezionale Granda del 12 novembre scorso dimostra la versatilità del prodotto/oggetto libro in tal senso: i libri destinati al macero diventano opere d’arte.
Libri nel Mondo si è ampiamente occupata di una delle librerie più famose del nostro Paese: la Libreria Acqua Alta di Venezia. Come affermato dal titolare Luigi Frizzo, la libreria deve la sua fortuna e la sua sventura al fenomeno dell’acqua alta, da sempre esistito in Laguna, ma che lo scorso 12 novembre ha superato ampiamente e inaspettatamente il livello d’allerta. L’aver sottovalutato la portata della marea ha inevitabilmente fatto perdere alla libreria un gran numero di volumi che, a malincuore, sono stati destinati al macero. Fra questi, 500 hanno avuto l’opportunità di avere una seconda vita.
IL PROGETTO – L’Idea è stata di tre ragazze (Maria Vittoria, Anna e Ambre) al terzo anno di Graphic Design dello IED di Milano, che, come ogni bibliofilo, sofferenti per la perdita di tutti quei libri, ma soprattutto dei ben più preziosi volumi storici danneggiati nelle biblioteche della città, si sono chieste come potessero contribuire alla causa.
In cambio di un’offerta alla libreria, 500 volumi sono stati salvati dalle acque: una parte di essi è stato destinato allo IED, mentre 150 sono partiti alla volta di Bologna e affidati dall’Associazione Alchemilla, ospitata dalla Galleria d’Arte Bolognese di Palazzo Vizzani, agli artisti Dado, Cuoghi, Corsello e Faggion-Pagnanello. È nato così il progetto “Libricontrocorrente” che attua quello che in gergo tecnico si chiama upcycling. Si è innescato, cioè, un processo virtuoso. Partendo da una materia prima proveniente da scarti, libri destinati al macero, si sono creati oggetti, d’arte e di design. In questo modo si è di fatto generato valore.
Per saperne di più —> https://www.librinelmondo.com/progetti/leconomia-circolare-del-libro-passa-anche-dallarte/
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Vincenzo Cammarata