Riuscireste ad immaginare un mondo senza petrolio? Probabilmente no. Non ci sarebbero plastica, asfalto, gasolio, benzina (quest’ultima sempre in sensibile aumento, soprattutto in Italia) e tutti gli altri prodotti ottenuti mediante la raffinazione dell’indispensabile greggio che purtroppo, come tutti sappiamo, è una fonte d’energia NON rinnovabile, destinata (pare) all’esaurimento, in realtà si arriverà in una fase in cui esso sarà man mano sempre meno economico, perdendo vigore e brillantezza nei confronti di altre fonti, tra cui quelle rinnovabili, che diventeranno competitive rispetto agli idrocarburi (picco di Hubbert). E indovinate quale risorsa, completamente naturale e rinnovabile, potrebbe sostituire il petrolio in tutto e per tutto? E’ sempre lei signori miei… la canapa. Innanzitutto è indispensabile introdurre il concetto di biomassa: è l’insieme delle coltivazioni, degli scarti agricoli e forestali, dei bio carburanti e dei gas utilizzati a scopi energetici, in particolare sostanze di origine biologica in forma non fossile. La canapa di per sè rappresenta la pianta con il più alto rendimento per ettaro anche in condizioni climatiche sfavorevoli ed è una pianta legnosa che contiene il 77% di cellulosa; il legno invece produce un 60% di cellulosa con conseguenze disastrose per l’ ecosistema!