L’associazione Agoraleontica è scesa in campo nella giornata di ieri, sabato 31 ottobre in Piazza della Repubblica, per un flash mob di protesta contro le misure adottate dal Governo per il contenimento del virus Covid-19. Lo scopo della manifestazione è stato quello di compiere un atto di libertà e dar voce ai lavoratori, ai commercianti, ai ristoratori, agli artigiani, alle Partite IVA, ai disoccupati, ai giovani, e a tutte quelle categorie fortemente colpite dalle misure restrittive approvate in questi ultimi giorni.
LA PROTESTA – Agoraleontica denuncia un clima di dittatura sanitaria e mediatica, di incertezza ed impossibilità in cui “gli italiani sono obbligati a vivere per colpa di una politica che da anni ha progressivamente e sistematicamente sostenuto il profitto esclusivo delle multinazionali straniere, in ossequio alle imposizioni dell’Europa”.
Chiede altresì al Governo Conte, di bloccare le tasse per le piccole e medie imprese, di concedere liquidità immediata alle famiglie italiane in difficoltà – che non hanno invece bisogno del bonus monopattino -, un serio ed articolato potenziamento delle strutture ospedaliere, nonché la riapertura dei presidi ospedalieri chiusi.
IL NO ALLA PROTESTA – L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), nata per difendere la memoria dei partigiani e dei diritti inviolabili della Costituzione come il diritto alla salute ed all’eguaglianza sociale, ha invece esortato la popolazione a non unirsi a questa manifestazione pacifica perché, a loro dire, “l’assembramento voluto da Agoraleontica ad Eboli, non è suffragato da presupposti validi, nella forma e nella sostanza”
“Non vale la pena incorrere nel rischio di coronavirus e del virus fascistoide”, come riporta ANPI sulla sua pagina ufficiale.
L’Anpi non le manda certo a dire e addita Agoraleontica come un’associazione sovranista e suprematista, che – per ammissione stessa dell’associazione – affonda le radici nella “militanza in CasaPound”, la cui sede di Bari è stata chiusa “per metodo fascista”.
A riguardo, Agoraleontica ha subito smentito ogni orientamento politico: “come testimonia anche il nostro statuto, siamo un’associazione apartitica, né di destra, né di sinistra“
Anpi critica una mancanza di sostanza dell’appello di protesta lanciato da Agoraleontica, che viene definito “il solito metodo degli antagonisti di cavalcare il malcontento, senza opporre una visione vera di resistenza al covid19 e alla crisi sociale che deriva dalla pandemia”
Dinnanzi dunque a tutte queste lodevoli proposte conclamate in un flashmob avvenuto nel pieno rispetto delle misure anti contagio, la portavoce di Agoraleontica, Mariarosaria Andriuolo afferma di aver visto ieri “una scarsa partecipazione dei commercianti ebolitani, probabilmente la situazione non è così critica come ci sembra”
Ad ogni modo precisa che la risposta alla loro iniziativa è stata tutto sommato positiva e che continueranno a dare voce a chiunque ne abbia bisogno in questo triste e difficile periodo emergenziale.
Anpi, al contempo, si ritiene fortunata in quanto la manifestazione organizzata da Agoraleontica “si è rivelata un flop”. Ciò è stato implicitamente confermato anche dagli organizzatori stessi del flash mob di protesta. Magari la paura per la propria salute è prevalsa sul diritto di protestare legittimamente, o forse gli ebolitani hanno accolto l’appello di Anpi a non unirsi, o semplicemente non si rispecchiano in quell’appello e negli ideali di Agoraleontica.
Una cosa però è chiara, ad Eboli si è capaci di esprimere il proprio pensiero ed i propri progetti in momenti così drammatici, non solo dal punto di vista sanitario per l’emergenza che stiamo vivendo, ma anche per la condizione in cui versa la politica locale, e tutto quello che possiamo auspicarci è che questo spirito di iniziativa e di confronto per la collettività, perduri anche post emergenza sanitaria.
Giusy De Angelis
