Continua il nostro viaggio, grazie alla collaborazione di Raffaele Ciaglia gestore di “Le nostre Bellezze Sconosciute” e sempre alla ricerca di luoghi della Provincia di Salerno a cui ridare lustro e visibilità, nel riscoprire le tante bellezze che la storia ha lasciato sul nostro territorio.
Oggi siamo tra le mura del castello di Rocca San Felice, sito nell’omonima città in provincia di Avellino.
IL FANSTASMA – Da secoli nel piccolo paese dell’entroterra irpino gli abitanti si domandano se esiste davvero un fantasma che abita il dongione, la torre cilindrica del XII secolo che domina la valle. La leggenda racconta che tra i ruderi del castello di Rocca San Felice, nelle notti di plenilunio, si aggira il fantasma di Margherita d’Austria.
La donna vestita di bianco va alla ricerca dell’amato sposo piangendo per la dura sorte toccata a lei, al marito e ai figli, privati del trono e relegati nella solitaria prigione, con la minaccia incombente di una fine ancora più tragica. Margherita era la moglie di Enrico II di Svevia, figlio dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II. Agli occhi del padre Enrico si macchio della colpa di aver assecondato la ribellione dei feudatari tedeschi che chiedevano di diventare sovrani dei territori che amministravano, completamente indipendenti dalla sovranità dell’imperatore. Questo atteggiamento provocò l’ira dell’imperatore che relegò il figlio nelle prigioni ai confini dell’impero. Ad Enrico infatti fu risparmiata la condanna a morte, ma venne rinchiuso in prigioni ai confini dell’Impero. La sua prigionia fu però una peregrinazione continua tra le fortezze dell’Italia Meridionale.
Dalla fortezza di Venosa fu trasferito a Rocca dove restò per circa sei anni, dal 1236 al 1242. La sorte volle che durante il trasferimento a Martirano, un piccolo centro della Calabria, Enrico precipitò in un burrone e morì. La moglie Margherita d’Austria seguiva tutti i suoi spostamenti con la speranza di vederlo e di fargli sentire, così, la sua vicinanza. Ma il repentino trasferimento tra un carcere all’altro fece perdere le tracce dell’amato alla sposa. Così quando Margherita seppe della sua morte, non riuscendo ad identificare con precisione il luogo della scomparsa, si diresse a Rocca San Felice, dove fu vista più volte peregrinare attorno alle mura del castello in cerca di notizie del suo amato sposo.
Da questo racconto è nata la leggenda che vuole il fantasma della regina aggirarsi, nelle notti di plenilunio tra le mura del maniero. Nell’ultimo weekend di agosto per rievocare la leggenda, il paese si tuffa nel passato e si trasforma in un borgo medievale. Un’atmosfera unica, in cui sembra di rivivere la storia che ha segnato il piccolo comune irpino.
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Filippo Folliero