Appuntamento Letterario consiglia: “Il Progetto”, della contursana Maria Grazia Pignata

Sulla scia di ciò che vi abbiamo raccontato negli scorsi mesi, continua la rubrica in cui i ragazzi di “Appuntamento Letterario” ci daranno ogni due settimane i loro consigli per una sana ed immersiva lettura.

Nessuno spoiler, nessuna recensione, ma una presentazione di un libro che a detta del gruppo tutti dovrebbero leggere. Proseguiamo con lo spazio dedicato agli autori del nostro territorio, con recensioni ai loro lavori a cura di Roberta Gargiulo. Oggi parleremo de “Il progetto”, della contursana Maria Grazia Pignata.

IL PROGETTO – “Il progetto” è il romanzo della giovanissima autrice Maria Grazia Pignata. Il titolo indica la strada tracciata dalla scrittrice, nella costruzione di una storia che sembra avere una duplice finalità. Una potrebbe essere quella di sdoganare l’argomento di un male tanto complesso quanto spaventoso e per questo taciuto. L’altra è espressa, forse, nel tentativo di lasciare intravedere una soluzione o almeno di offrire la speranza per combattere le nuove melanconie. La solitudine è la tematica centrale e il male sociale, l’indifferenza ne è causa ed aggravante. All’autrice va il merito di accendere un riflettore su di esse, attraverso carta e penna.

Lo stesso fanno le protagoniste del romanzo, affidando il proprio destino alla scrittura. A raccontarsi sono due donne, le cui storie, ciascuna a proprio modo, rivelano un momento di grande sconforto. Elettra mostra le sue fragilità di giovane donna delusa ed impreparata alle sfide che le si presentano durante il corso della vita e nelle relazioni che intraprende. Probabilmente la sua scarsa esperienza non le consente di calibrare le reazioni di fronte alle avversità. Isabella, benché mostri una maggiore maturità, non teme di rivelare le sue debolezze e paure di giovane madre. Vivono entrambe un momento di forte smarrimento e di solitudine.

Maria Grazia Pignata

Molto altro, però, le accomuna, esiste un filo che le lega e le avvicina sempre di più. La scoperta l’una dell’altra e poi l’amicizia prendono una direzione insolita, che si esprime per mezzo della forma epistolare. Partecipano allo stesso progetto, nato dalla tragedia di una famiglia, causata dalla depressione che ha indotto una giovane al suicidio. Le lettere diventano il canale più idoneo per veicolare il contenuto meditativo, sentimentale e profondo delle confessioni raccontatevi. Sarà il destino, a dire l’ultima parola e questo permetterà ad entrambe di salvarsi.

La scrittura dell’autrice mostra una penna promettente, seppure ancora incerta nell’intreccio narrativo e nell’espressione linguistica. Tuttavia, le tematiche affrontate, insieme alla loro portata emotiva, evidenziano le qualità di una giovane che esprime con coraggio un proprio potenziale.

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