Sulla scia di ciò che vi abbiamo raccontato nelle scorse settimane, continua la rubrica in cui i ragazzi di “Appuntamento Letterario” ci daranno ogni due settimane i loro consigli per una sana ed immersiva lettura.
Nessuno spoiler, nessuna recensione, ma una presentazione di un libro che a detta del gruppo tutti dovrebbero leggere.
LA VITA INTIMA – È proprio nei momenti di disperazione e di buio sconfinato che il coraggio viene fuori con la forza e la verità necessarie a salvarci. Raccontandoci di Maria Cristina Palma, protagonista del suo ultimo romanzo, Niccolò Ammaniti probabilmente vuole mostrarci quanto “La vita intima” di ciascuno può condizionare l’esistenza o addirittura renderla del tutto libera.
La donna, raccontata in terza persona dall’autore, vive una vicenda personale scottante, ma è anche la bellissima moglie del primo ministro in Italia. Ha un passato da giovane rampolla di una ricca famiglia, ha conosciuto il dolore e parla soltanto con il suo alter ego, che personifica in una sua vecchia compagna di scuola che la bullizzava. Sente il peso delle responsabilità della first lady, deve dimostrare di essere intelligente oltre che bella, deve essere una buona moglie e una brava madre, ma ecco che dal passato giunge uno scheletro che mette tutto in pericolo.
Il tempo narrativo scandisce i giorni da cui è sopraffatta Maria Cristina, la storia si sviluppa in una sola settimana, ma non è il solo dei leitmotiv che giunge al lettore. La verità celata, inseguita, appena vista in controluce, diventa l’oggetto indiscusso di una ricerca che riguarda lo stesso autore. Si introduce, infatti, con una nota autobiografica che è una trovata per regalare al lettore un suo ricordo di “vita intima”.
L’autore gioca a solleticare la curiosità di chi legge, probabilmente ci si aspetta un lieto fine o soltanto la rivincita di una “donna-modello”, oggetto inseguito e abusato dalla comunicazione moderna, ma anche tema di scarsa riflessione e di mistificazioni ricorrenti ai nostri giorni.
Trattati con ironia mostri come l’individualismo, la superficialità, la tendenza distruttiva dei media e l’appiattimento dei valori, vengono fuori dalla penna cinica e realistica di Ammaniti, ci confermano l’abilità stilistica di chi costruisce una storia per lasciare dei messaggi significativi.
A cura di Roberta Gargiulo