Brilla più che mai Said El Otmani, l’atleta mezzofondista dell’esercito, cresciuto a Montecorvino Rovella (SA), ha così rotto gli indugi sulle distanze più lunghe: alla Lago Maggiore Half Marathon, in quel di Stresa (VB), taglia il traguardo in un tempo record di 1 ora 1 minuto e 31 secondi al secondo posto, poco dietro Elvis Chebor Tabarach che chiude in 1h01’08”, ma con ampio distacco sul terzo classificato, l’etiope Temesgen Daba Emersa (1h04’14”).
Dopo i vari titoli italiani conquistati in pista nel 2015, quella registrata ieri da Said è una delle prestazioni più importanti in Italia nell’ultimo decennio sulla distanza della mezza maratona, poiché l’ultimo a fare meglio è stato Daniele Meucci nel 2013 con 1h01’06”, ma è anche una delle migliori della storia italiana, avvicinandosi non poco allo storico record italiano di Rachid Berradi di 1h00’20” del lontano 2002.
Una carriera sportiva travagliata, fatta di tanti infortuni che lo hanno costretto spesso ad interrompere gli allenamenti, tra cui la recente frattura al piede che lo ha tenuto fermo per circa un anno nel 2018. Una prestazione che fa finalmente ben sperare per Said El Otmani che, tenendo conto della portata della prestazione di ieri, chissà, lo potrà proiettare in direzione Tokyo 2020.
Continua la serie positiva di performance dal calibro importante per Sara Dossena, che alla T-Fast 10k a Torino fa segnare il suo record personale sulla 10 chilometri in 32 minuti e 17 secondi, limando quasi un minuto al suo precedente personal best e chiudendo la gara al secondo posto, dietro la keniana Caroline Malandi Gitonga (32’02”).
Distanza insolita per l’atleta bergamasca, poiché è conosciuta per aver dimostrato di essere una delle maratonete più performanti al mondo. Dopo l’esordio in maratona nel 2017 a New York che l’ha vista concludere al sesto posto in 2h29’, è stato un continuo crescendo di forma e prestazioni, fino ad arrivare ad essere una delle maratonete più forti della storia italiana, sfiorando il record italiano a marzo in Giappone con 2h24’, tempo che la relega al terzo posto nelle prestazioni italiane di sempre.
Antonio Mangano