Battipaglia, al teatro Bertoni “Basta il pensiero” per riaccendere la luce della cultura

In un momento storico particolare, in cui l’arte in tutte le sue forme sta avendo una lenta ripresa dopo lo stop forzato causa pandemia, ecco che ci sono dei giovani che accendono un bagliore di speranza anche in quelle province più buie, dove per lo splendore della cultura e nella fattispecie del teatro sembra non esserci mai abbastanza spazio.

Ed ecco che un teatro nella provincia di Salerno, il “Bertoni” di Battipaglia, diventa sold out in un sabato e una domenica che aprono il mese di aprile 2023. La cultura che rifiorisce, che riscalda e appassiona la mente e il cuore di giovani e meno giovani andando anche oltre le previsioni di chi del teatro ha fatto la sua vita.

La compagnia “Attori per Caso”, con lo spettacolo inedito “Basta il pensiero” scritto e diretto da Luca Landi ha “riportato il teatro al centro del villaggio”, ma non con le parole del ‘facciamo cultura’ bensì con i fatti, offrendo al pubblico giunto anche da lontano due serate di risate e profonde riflessioni su un problema che attanaglia la maggior parte degli esseri umani: l’ansia.

Luca Landi interpreta Federico, un giovane di 28 anni (28 anni e mezzo per la precisione) che da napoletano fuori sede cerca disperatamente di chiudere il suo ciclo universitario con una laurea in Scienze della Nutrizione. Al suo fianco, il ‘coinquilino’ Nunzio, interpretato da Francesco Mondelli, primo supporter di Federico ma anche l’ansia fatta persona… I due, insieme, sono un binomio esplosivo con i personaggi che sembrano scritti a pennello per Landi e Mondelli. L’ansia per l’esame, l’ansia per l’arrivo di un nuovo coinquilino, l’ansia di dover pagare l’affitto, le chiamate di Federico alla mamma per sentirsi in un porto sicuro. Chi di noi non si rivede in almeno uno di questi atteggiamenti, chi di noi non cerca una spalla su cui piangere o un amico con cui sfogarsi per alleggerire il peso generato dall’ansia, dall’aspettativa della società odierna. Nunzio è un po’ il parafulmine di Federico, conosce i suoi segreti, i suoi pensieri, lo sprona a migliorarsi… Landi ha creato un personaggio con il quale è molto facile empatizzare, rispecchiarsi e comprendere i suoi stati d’animo. Tutti siamo un po’ Federico.

La loro quotidianità viene stravolta dall’arrivo di Sonia, interpretata da Rossella Cuccia, che grazie alla sua esuberanza cercherà di far aprire Federico al mondo… dei social. Lei è l’esatto opposto del personaggio di Landi e cerca di coinvolgerlo nel suo mondo virtuale su Tik Tok una volta scoperto che il suo nuovo coinquilino avrebbe potuto destare la curiosità dei suoi ‘fricchettini’ (followers). Cuccia interpreta alla grande il ruolo dell’influencer odierna: Sonia è povera di contenuti reali ma piena di contenuti virali, trash, l’opposto di Federico. Il protagonista, chiuso nel suo mondo per paura di soffrire, supportato da Nunzio decide di aprirsi alla nuova arrivata cercando di superare la sua ansia costante mettendo in scena situazioni buffe e quantomai verosimili negli approcci romantici di ragazzi non avvezzi al corteggiamento. Questo suo tentativo di cambiare lo porterà a scontrarsi con se stesso e con il ‘crudele’ mondo social che lo circonda…

Circa un’ora e mezza effettiva di spettacolo che vola via piacevolmente, il passaggio da scene più forti a quelle più divertenti è supportato dalle eccellenti colonne musicali inedite prodotte dal maestro Roberto Marino. Uno spettacolo ben recitato con i personaggi che si incastrano bene tra di loro come personalità, lasciando spazio a tante battute del dialetto napoletano che hanno alzato il tasso di ilarità dell’opera. Landi, mente e corpo della rappresentazione è il trait d’union dei personaggi, capace di rendere così naturali i suoi cambi d’umore e di registro in base ai suoi dialoghi con Nunzio o Sonia, da mettere tutti a proprio agio e sveglio nel gestire anche qualche fuori programma come un ‘colpo basso’ involontario al povero Nunzio. Francesco Mondelli (Nunzio) con la sua voce potente e i cambi continui dal bisbigliare consigli ad urlare rimproveri, fa tremare quasi il Bertoni tanto che dal pubblico esclamano “che vocione questo ragazzo” e aggiungerei anche una grande presenza scenica. Cuccia (Sonia), presenza femminile e carica di vitalità che spezza il pessimismo e l’ansia dei due maschietti rubando la scena nei primi minuti del suo ingresso per poi amalgamarsi perfettamente con le goffe dinamiche create da Federico.

Lo spettacolo di Landi, ha sì un forte indirizzo comico ma abbraccia anche i problemi delle dinamiche umane, con da una parte Sonia che si dimostra una ragazza con istinti materiali e la sua vita virtuale da influencer, dall’altra l’incredibile semplicità di Federico e la sua poca dimestichezza con le donne e con la vita in generale. Citazioni anche a Massimo Troisi, con la gag che diventerà una costante nello spettacolo, nel rapporto tra Federico e la sua ‘mammina’ come il buon Robertino in Ricomincio da Tre.

Un messaggio di speranza da parte di Landi su come ognuno di noi prendendo coscienza di sè possa superare le proprie paure anche se, purtroppo, dovrà fare poi i conti con la superficialità di Sonia che si approfitterà dell’animo buono di Federico per il suo tornaconto social.

Molto apprezzate le sequenze inframezzate da istanti di buio che annunciavano la fine del capitolo e l’inizio del successivo, con un gioco di colori che varia da scena in scena e le luci a dare uno sfondo diverso alla scenografia. Apprezzabile, inoltre, l’idea di tenere il medesimo allestimento scenografico per tutta la durata della vicenda, lasciando che fossero le luci a creare lo sfondo più opportuno. Anche questi dettagli dimostrano l’incredibile lavoro di squadra svolto dietro le quinte, dove anche chi non è salito sul palco ha svolto egregiamente il suo lavoro.

D’altronde per vincere, una squadra deve funzionare bene in tutti i suoi effettivi e, oltre il parere personale del sottoscritto, la due giorni di sold out e un pubblico sempre coinvolto dal primo all’ultimo minuto, promuovono a pieni voti la ‘vittoria’ dello spettacolo di Landi.

Per chi si fosse perso i due giorni al Bertoni, la compagnia “Attori per Caso” replicherà lo spettacolo il prossimo 22 aprile presso il MOA (Museum of Operation Avalanche) di Eboli, alle ore 20.30.

Filippo Folliero

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