Battipaglia, l’Officina Drammaturgica compie un anno: “12 mesi tra sorprese e consapevolezza”

L’Officina Drammaturgica di Battipaglia celebra il suo primo anniversario, affermandosi come un punto di riferimento culturale per la città e l’intero territorio salernitano. Inaugurata nel marzo dello scorso anno da Antonio Spagnuolo e Romano Reggiani, l’Officina si è distinta per la sua offerta formativa innovativa e per il suo impegno nel promuovere il teatro e il cinema come strumenti di crescita culturale.

Domani, sabato 15 marzo in via Olevano 167 alle ore 18.30, l’Officina apre le porte a tutti i cittadini per celebrare insieme un anno di attività. Non solo ricco buffet e convialità, ma in occasione del primo anniversario, ci saranno anche delle brevi esibizioni da parte del giovane pianista Stefano Forni e di uno dei fondatori dell’Officina, Antonio Spagnuolo, che leggerà una poesia di Antonio Gramsci per festeggiare insieme alla comunità.

Sarà un momento di celebrazione e condivisione, per ribadire l’importanza della cultura come elemento di unione e crescita collettiva. Lo stesso Spagnuolo fa un breve bilancio di questa prima annata della sua creatura:

“È stato un anno ricco di sorprese, divertente ed estremamente pregno di consapevolezza, 12 mesi nei quali abbiamo sondato il terreno e fatto un ‘elettrocardiodramma’ culturale della situazione sul territorio. La risposta dei primi corsisti è stata senza dubbio positiva, soprattutto confrontarsi con dei ragazzi che imparano attraverso la nostra maieutica ad entrare in relazione con sé stessi per creare un nuovo approccio professionale nei confronti della recitazione. Chi frequenta Officina Drammaturgica acquisisce un nuovo domicilio che non si ferma alla semplice didattica attoriale. Chi si iscrive da noi inizia un percorso di vita fatto di studio, ricerca e scelta e impara presto quale sia la dignità di questo mestiere, la stessa di guadagnarsi con la forza del cuore l’urgenza per salire sul palcoscenico. Insegniamo agli allievi a non buttarsi a capofitto sul palco per una mera e mediocre esigenza personale, ma a comprendere le ragioni interiori che possano suffragare le esigenze del contemporaneo”.

Non è solo una scuola di recitazione, ma un vero e proprio laboratorio artistico che ha saputo coinvolgere giovani talenti e appassionati, contribuendo all’arricchimento culturale della comunità. Il percorso formativo ricalca le dinamiche del prestigioso Centro Sperimentale, con un focus su tecniche di recitazione avanzate, fino alle metodologie di Stanislavskij, Strasberg e Meisner. Oltre alla formazione, l’Officina ha ospitato numerosi eventi e spettacoli di grande rilevanza che non solo hanno valorizzato il panorama culturale locale, ma hanno anche offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi con professionisti del settore.

La presenza di un centro dedicato alla drammaturgia e alla cinematografia ha infatti permesso di riaccendere l’interesse per il teatro e il cinema, offrendo alla cittadinanza un punto di riferimento per la cultura e dimostrando che la passione per l’arte può diventare un motore di sviluppo per l’intero territorio. Il futuro si prospetta ricco di nuove iniziative e progetti, con l’obiettivo di continuare a diffondere la cultura e a offrire opportunità di crescita a giovani talenti locali, come conclude Antonio Spagnuolo:

“Lo studio è la quintessenza di Officina Drammaturgica e dove si scopre la vera differenza tra fare l’attore ed essere un attore ed in mezzo a tutto questo i ragazzi sono messi dinanzi a delle difficoltà meravigliose per stemperare le loro emozioni più pure. In questo sta la matrice della nostra maieutica, nel riconoscimento di se come esseri umani custodi di tutte le cose belle e meno belle. L’attore è colui che ammette queste sue mancanze e si riconosce come un essere umano che ascolta il cuore altrui. Il nostro è un lavoro che richiede una propensione specifica e una grande umiltà e concentrazione. Abbiamo mille progetti meravigliosi ma è fondamentale lo studio che è il vero seme di una rivoluzione culturale, le bucce, non ci interessano!”

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