Si è svolto questa mattina, presso la sala conferenze Domenico Vicinanza nel Palazzo di Città, la presentazione del progetto “Battipaglia Novecento”: un ripercorso nella storia che ha visto la città di Battipaglia anch’essa protagonista del secolo più significativo della storia contemporanea.
Da venerdì 20 dicembre, i giovani studenti di tutti i plessi scolastici della città e i cittadini potranno visitare il rifugio antiaereo di piazza Aldo Moro riaperto al pubblico dopo due anni di lavori, visitare la scuola De Amicis in cui sono esposti cimeli risalenti alla Seconda Guerra e dell’Arma dei Carabinieri risalenti all’ottocento – cimeli recuperati grazie anche alla collaborazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Alfonso Gatto” e l’I.S.I.S. “Enzo Ferrari” di Battipaglia -, oltre ai racconti e le testimonianze dei tragici eventi del 1969.
Il progetto nasce dalle celebrazioni e le ricostruzione dell’Operazione Avalanche, dal lavoro dell’associazione Mu.Bat, che, in collaborazione con tutte le associazioni culturali cittadine, riapre le porte del rifugio antiaereo e da inizio ad una nuova opportunità culturale nella città di Battipaglia.
Con l’esigenza di ricordare ai cittadini che anche Battipaglia ha una storia, il consigliere Valerio Longo dichiara: «È importante in questo momento storico avere come baricentro la storia del nostro territorio, oltre che quella nazionale per sviluppare una cittadinanza attiva, soprattutto coinvolgendo i più giovani. Avere un punto di riferimento che porti, un domani, la fierezza di essere cittadini del proprio territorio».
Lo scopo e l’augurio per questo progetto, come ci spiega l’assessore alle politiche sociali e alla cultura, Monica Giuliano, è che questo evento «rappresenti un momento di sensibilizzazione per la riscoperta del nostro territorio e per la tutela dello stesso. Inoltre, che sia un punto di partenza per un rilancio culturale e turistico della città di Battipaglia».
Presente all’evento anche la sindaca Cecilia Francese che nel suo intervento sottolinea l’importanza di ripercorrere gli eventi storici che hanno segnato la città di Battipaglia: «perché ci aiuta ad amare di più questa città, perché quello che manca è il senso di appartenza».
Jessica Moscato