Dal Sud al Nord per trovare una casa: il viaggio di Caterina e Cecilia (FOTO & VIDEO)

Il randagismo è un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese, sebbene in alcuni casi non se ne conoscono le dimensioni esatte a causa della carenza di dati completi. Randagismo e degrado culturale fanno parte di un binomio divenuto una costante nelle regioni del Sud Italia.

Sono tanti i cani, ma anche i gatti, abbandonati e lasciati al proprio destino per i più svariati motivi che diventano, sulle strade, bersaglio di violenza e brutali maltrattamenti.

Sono molteplici, invece, le associazioni di volontari che, in collaborazione con le istituzioni, operano per donare agli animali un futuro migliore e una famiglia che possa occuparsi di loro. Nell’esperienza fatta sul campo dalle varie associazioni si è avuto modo di notare che, se nelle regioni del Sud Italia il randagismo si presenta come una vera piaga sociale, al Nord la situazione è molto diversa.

Come mai? Si addebitano le cause ad una motivazione culturale.

Ciò che manca maggiormente al Sud è il rispetto e la cura dell’animale, ben radicati nella cultura del Nord. Molto spesso, infatti, gli abbandoni nelle regioni del Sud Italia sono legati alla scarsa conoscenza dei bisogni di un animale da compagnia. Assistiamo al randagismo dilagante a causa dell’ignoranza nel saper sopperire alle esigenze del cane o del gatto. A questo si aggiunge la mancanza di controlli sul territorio e di sterilizzazione che causano l’aumento incontrollato dei branchi.

CATERINA & CECILIA – Sono tanti i volontari del Sud che si danno da fare per rendere la vita dei nostri amici a quattro zampe. Una di loro è Caterina Manzione, 32 anni, di Eboli. Da sempre sensibile alle tematiche ambientali e amante degli animali, passione tramandatale dalla mamma, che l’ha portata a farsi portavoce dei problemi e delle difficoltà che, purtroppo, si fanno sentire sempre più nel nostro Paese.

“Il Pianeta non appartiene al genere umano”. Così esordisce la nostra amica, volendo sottolineare l’importanza di dar voce a chi non ce l’ha, a chi sa donare tanto amore ma che, il più delle volte, non vede ricambiare. Sono loro, i nostri amici a quattro zampe, loro i protagonisti del nostro articolo. Ma cosa, concretamente, si potrebbe fare per aiutarli? Bella domanda. Caterina e tanti altri volontari del comune di Eboli come Diana Trotta e Nunzia Triggiano hanno voluto esprimere il loro pensiero in merito:

“Sono le Amministrazioni che dovrebbero seguire il nostro esempio, quello dei volontari che si danno da fare in questo campo, con sudore e fatica, con sacrifici, anche finanziari, ma con il cuore ricolmo di gioia e di speranza”

Un canile, in media, raccoglie circa 80 cani e, precisamente, il comune di Eboli spende un tot di 2 euro al giorno a cane per canile. Allora perché non fare qualcosa per i randagi? Una campagna di adozione e sterilizzazione, magari un Ufficio Randagismo, che si possa occupare di loro e che, al contempo, dia lavoro a tante persone. L’utile ed il dilettevole come si suol dire. Sono le idee di Caterina e di chi, come lei, ogni giorno ha a che fare con questa realtà.

Tra i tanti trovatelli aiutati da questa ragazza c’è lei, la piccola Cecilia. Un amore di cucciolo trovato in strada con i suoi fratellini, ben 8. Mille peripezie lungo il viaggio ”della speranza” che l’ha portata a Genova per garantirle un futuro migliore.

Qui verrà ospitata in una pensione casalinga in cerca di adozione. Genova è una vetrina e la speranza è che qualcuno di buon cuore si possa innamorare di questa cagnolina e darle una vita degna di essere vissuta. Tanta la fatica e tanti gli imprevisti. Tanti i soldi spesi per le cure e tutto l’occorrente per i cuccioli. Tanta la pazienza per far sì che Cecilia si fidasse della sua amica umana, che l’ha nutrita e curata con l’amore di una madre.

Ora non possiamo che augurarle buona vita, ringraziando Caterina e chi come lei, da sempre, è capace di dare una chance a chi è meno fortunato.

“La riconoscenza è una malattia del cane non trasmissibile all’uomo” (Antoine Bernheim)

Silvana Volpe

CHE DICI?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *