Un incrocio avvenuto per caso quello tra Luigi ‘Gigi’ Di Biagio, ex bandiera di Roma e Inter, con l’attuale pallone d’oro Cristiano Ronaldo.
L’INCONTRO – L’Inter si giocava l’accesso alla Champions League 2002-2003, nei preliminari contro lo Sporting Lisbona. Nella formazione neroazzurra giocava un certo Ronaldo, ‘Il Fenomeno’, in quella lusitana vi era un giovane 17enne che ancora non aveva giocato una partita da professionista. Quel ragazzo di nome faceva Cristiano, di cognome Ronaldo.
Di Biagio, in un’intervista rilasciata recentemente, ricorda come lui e i suoi compagni di squadra si interrogassero su questo curioso caso di omonimia tra i due Ronaldo, vedendo questo ragazzino con scritto il nome del campione brasiliano dietro la maglietta.
Nell’andata del preliminare il 14 agosto 2002, al 58′ entra il giovane Cristiano Ronaldo al posto di Tonito, facendo il suo esordio in Champions e tra i professionisti nello stesso momento. La partita finì 0-0. Al termine della sfida, il giovane portoghese avvicinò Di Biagio chiedendo il classico scambio della maglietta, regalando così all’attuale ct dell’Under21 un cimelio inestimabile a sua insaputa: la maglietta dell’esordio nel calcio professionistico e dell’unica partita in Champions con lo Sporting Lisbona dell’attuale giocatore più forte del mondo e bi-pallone d’oro.
IL RICORDO DI CR7 – L’Inter al ritorno vinse con due gol di scarto a San Siro, con le reti siglate da Recoba e dallo stesso Di Biagio. CR7 non giocò quella sfida e dopo una ventina di presenze e qualche gol a fine stagione passò al Manchester United.
Dieci anni dopo, in una cerimonia calcistica del 2012, Di Biagio racconta di aver incontrato di nuovo il portoghese che dopo aver riconosciuto l’ex centrocampista dell’Inter, lo ha indicato col dito regalandogli un sorriso come quello di un bambino.
Sicuramente l’esordio nel mondo del calcio è un momento che non si scorda mai, anche dopo tante partite e tanta fama raccolta in questi anni. Cristiano Ronaldo non ha dimenticato Gigi e quel momento che a suo tempo sembrava così banale ma che ora ha tutt’altro sapore.
Se una decade fa l’onore di quello scambio di maglia fu del giovane Ronaldo, oggi Di Biagio si trova tra le mani un pezzo di storia di questo sport ed è lui a dover essere fiero di aver incontrato in una sera di mezz’estate quel ragazzino portoghese di belle speranze.