Il caso del crollo del controsoffitto all’interno della scuola materna Vincenzo Giudice di Eboli, è ormai argomento di dominio nazionale data la drammaticità dell’evento che fortunatamente non ha causato vittime ma ha lasciato una scia di grandi dubbi e paure all’interno dei genitori che mandano i figli a scuola con tranquillità, consapevoli che i propri figli si trovino in un posto sicuro.
In questi giorni la scuola ha riaperto i battenti con il Sindaco che ha diramato l’ordine di chiusura del piano seminterrato, dei bagni adiacenti alla scala d’emergenza e di un’aula adibita a laboratorio del primo piano dell’istituto (tutta la zona interessata al crollo) per tutto il tempo necessario a risolvere le problematiche dunque, fino a data indeterminata. Anche queste precauzioni non hanno lasciato di certo i genitori dormire sonni tranquilli, soprattutto quelli dei bambini della sezione F della scuola d’infanzia Vincenzo Giudice, l’aula sfortunata protagonista in cui sono caduti i calcinacci e i pannelli della controsoffittazione.
Proprio per questo tutti i genitori interessati, mossi dalla voglia di chiarezza sull’incolumità dei propri figli, hanno deciso di protocollare una serie di richieste alla Direzione Didattica Statale del 1° Circolo di Eboli, in cui chiedono la visualizzazione e la copia di tre documenti: il certificato di agibilità e idoneità antisismica, il piano di evacuazione e il piano anti incendio della scuola Vincenzo Giudice. Inoltre, tra le altre richieste, si legge quella riguardante lo spostamento, definitivo e non provvisorio, della scuola dell’infanzia dal piano interrato al piano terra. Infine, richiesta anche la sostituzione dei vetri del portone d’ingresso con pannelli in plexiglass e sostegno psicologico ai bambini che ne richiedono la necessità.
Filippo Folliero