Eboli, il mancato riparto dei fondi SIEI alle scuole paritarie. I casi Piccolo Mondo e Nuova Favolandia

Negli ultimi anni, il fondo del sistema integrato di educazione e d’istruzione (SIEI) ha rappresentato un fondamentale supporto per il sistema educativo italiano. Istituito nel 2017 dall’allora ministro dell’istruzione Gentiloni, viene ripartito tra le regioni che devono prevedere l’attuazione e monitorare i risultati, integrando il fondo con una quota regionale. Dal 2020 la regione Campania, sotto impulso dell’assessore Fortini, ha deciso di destinare una parte di questi fondi direttamente alle scuole paritarie presenti sul territorio campano. Tuttavia, nel comune di Eboli, le scuole paritarie Piccolo Mondo e Nuova Favolandia stanno affrontando una situazione problematica: nonostante i fondi SIEI siano stati regolarmente accreditati al comune, le risorse spettanti a queste strutture non sono mai state trasferite.

I fondi SIEI sono destinati a migliorare l’offerta formativa e la qualità dei servizi nelle strutture educative. Questi fondi sono cruciali per sostenere le scuole paritarie, che giocano un ruolo importante nel sistema educativo campano. Avere degli istituti paritari che offrono servizi differenziati e progetti educativi ben strutturati permette ai genitori di avere a disposizione una scelta educativa per i loro figli. Queste strutture sopperiscono inoltre da anni, e nell’assenza di un riconoscimento da parte della politica locale, alla mancanza di posti nelle
strutture pubbliche, soprattutto per quello che riguarda la fascia 0-3 anni.

STALLO – Nel comune di Eboli, le scuole paritarie Piccolo Mondo e Nuova Favolandia sono dirette beneficiarie di questi fondi. Le delibere della regione Campania e le programmazioni del vecchio piano di zona, riportano esplicitamente le due strutture e le somme a loro destinate. Nonostante le risorse siano state negli anni regolarmente trasferite al comune di Eboli, le scuole paritarie non hanno mai ricevuto le somme dovute. Questo nonostante i solleciti e le vie ufficiali percorse dalle strutture. La mancanza di trasferimento dei fondi sta creando notevoli difficoltà per queste scuole, che potrebbero utilizzare tali risorse per migliorare l’offerta educativa e i servizi offerti ai bambini iscritti. È importante considerare inoltre che, nell’ambito del piano di zona di cui Eboli è comune capofila, potrebbero esserci altri istituti paritari che si trovano nella stessa situazione.

FONDI 2022-2023 – Con una delibera del Comune di Eboli datata 8 maggio 2024, i fondi SIEI relativi agli anni 2022-2023 sono stati versati all’Azienda Speciale Sele Inclusione (ASSI). Pertanto, spetta ora all’ASSI il compito di ripartire le somme dovute alle scuole paritarie per queste due annualità. Sebbene questa misura rappresenti un cambiamento nella gestione dei fondi, resta fondamentale che le risorse destinate alle scuole vengano accreditate con urgenza. Un danno diretto ai bambini.

Il mancato trasferimento dei fondi rappresenta un doppio dolo:

1 – Verso le strutture scolastiche: Le scuole paritarie, non ricevendo i fondi, sono limitate nella loro capacità di migliorare i servizi e l’offerta formativa;

2 -Verso i genitori e i bambini: I genitori dei bambini iscritti a queste scuole stanno pagando per un servizio che dovrebbe essere potenziato grazie ai fondi SIEI. Il mancato trasferimento di queste risorse penalizza direttamente i bambini, che potrebbero beneficiare di un’educazione migliorata.

SBLOCCO? –  È urgente che il Comune di Eboli provveda immediatamente a verificare e versare le somme dovute alle scuole paritarie Piccolo Mondo e Nuova Favolandia per gli anni 2020-2021. Dall’altra parte è invece responsabilità di ASSI effettuare subito il riparto previsto per le annualità 2022-2023, di cui adesso è titolare. Questi fondi sono essenziali non solo per le strutture scolastiche ma anche per garantire ai bambini un’educazione di qualità. La trasparenza e l’efficienza nella gestione dei fondi pubblici sono fondamentali per il benessere
della comunità educativa e per il rispetto dei diritti dei bambini e delle loro famiglie. È cruciale agire con tempestività anche per scongiurare, come già troppe volte successo, l’eventualità che i fondi non utilizzati vengano revocati.

A cura di Michele Mondelli

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