Prendete in esame gli ultimi 10 giorni e raddoppiateli. Il risultato che viene fuori è la somma del numero dei furti e degli atti vandalici che sono stati segnalati sia sui social sia alla forze dell’ordine solo nell’ultima decade.
Nonostante i controlli sul territorio sia da parte della Polizia Municipale sia da parte dei Carabinieri e la presenza di videosorveglianza, sembra che gli autori di questa serie di furti non trovino mai ostacoli quando agiscono. In base alla ricostruzione degli eventi fatta dalle ‘vittime’ dei furti nelle auto sembra che gli atti vandalici siano sempre conseguenza di un forte baccano o di urla e schiamazzi, prodotti molto spesso da un gruppo di più persone. “Ho sentito bottiglie spaccate e urla”, “ho sentito persone correre e schiamazzi nel cuore della notte”, sono queste le frasi più ricorrenti pronunciate dai cittadini ebolitani.
L’epicentro dei furti nelle auto, spesso accompagnati da specchietti rotti, è proprio il centro città con la maggior parte degli atti vandalici concentrati tra via Vittorio Veneto e via fratelli Adinolfi, con via Yuri Gagarin, le traverse di via Stati Uniti d’America e via Mario Vignola le strade in cui i furti si sono ripetuti per più di una volta. Tralasciando l’atto vandalico che attualmente non lede alla vita dei cittadini ma al loro portafoglio, molti hanno iniziato a pensare che questa serie di micro-crimini possa essere il preludio a situazioni ben più gravi che potrebbero prendere piede in mancanza di una presa di posizione forte.
“Le forze dell’ordine potrebbero concentrare i loro sforzi nei luoghi più colpiti per evitare che il fenomeno si estenda”, raccontano alcuni cittadini vittime dei furti nelle auto, che hanno più volte indicato la piazzetta dedicata al Colonnello Calò uno dei luoghi dove potrebbero radunarsi i presunti vandali. Intanto, negli ultimi giorni, i furti sono avvenuti anche in altri luoghi della città ma con le stesse modalità: al parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria, nella zona degli impianti sportivi e, caso più recente, quello di via Don Michele Paesano, a due passi dal centralissimo viale Amendola.
La sequenzialità di questi atti ha allarmato anche alcune forze politiche, che hanno presentato un’interrogazione comunale per avere un confronto con l’amministrazione e le forze dell’ordine per trovare una soluzione su come fronteggiare questa ondata di micro-criminalità prima che possa sfociare in problemi maggiori.