Eboli, ospedale: disponibile il nuovo mammografo. Sparano: “Servono miglioramenti”

Negli ultimi mesi l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli è sempre stato al centro di numerose critiche, vuoi per questa o per quella mancanza segnalata dai cittadini.

Ma, ci sono anche tante cose che passano inosservate all’occhio dell’abitante eburino, che fanno comunque del presidio ospedaliero ebolitano uno dei migliori della Provincia. L’ultima novità, già fruibile dai pazienti, è il nuovo macchinario per la mammografia che dopo aver superato i vari test di prova è stato subito reso disponibile per chiunque voglia prenotarsi per sostenere la visita. La novità di questo apparecchio è che sarà tutto computerizzato e al momento sono confermati gli esami di primo livello, in attesa di entrare nel circuito degli esami di secondo e terzo livello (che si svolgono in casi di dubbi o di positività dell’esame di primo livello). Per chi non ne fosse a conoscenza, la mammografia è un esame del seno umano effettuato tramite una bassa dose di raggi X e viene utilizzato come strumento diagnostico per identificare tumori e cisti. Una buona notizia per tutto il lato in rosa di Eboli, che vede l’attenzione dell’ospedale concentrarsi ancora una volta nel cercare di rendere il più all’avanguardia possibile gli strumenti a disposizione dei suoi medici e dei suoi pazienti.

Soddisfatto del ‘nuovo acquisto’ anche il segretario UIL FPL, Vito Sparano: “Soddisfatto per l’acquisizione del nuovo macchinario ma c’è ancora molto da fare. Abbiamo reparti di eccellenza come emodinamica, nefrologia e dialisi, oculistica, malattie infettive, anatomia patologica, pneumologia e altri con gravi carenze di personale medico, infermieristico e tecnico – spiega Sparano – ma, nonostante il persistere della carenza che ormai dura da anni, grazie all’abnegazione del personale si lavora costantemente. Bisogna fare qualcosa per migliorare questo aspetto e, inoltre, ci vorrebbero piccole migliorie anche per allietare l’attesa del ticket, come nuove porte all’ingresso o uno schermo in sala d’attesa

Filippo Folliero

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