Eboli, successo de “Il campo degli angeli”: la parola al regista Antonio Grimaldi (FOTO)

Si è svolto nei giorni scorsi, presso l’Istituto Tecnico Agrario Giustino Fortunato, lo spettacolo finale del laboratorio teatrale condotto da Antonio Grimaldi e Alfonso Tramontano Guerritore della compagnia Teatro Grimaldello intitolato “Il Campo Degli Angeli” e che ha visto protagonisti gli studenti dell’omonima scuola.

Abbiamo deciso di intervistare il regista dello spettacolo andato in scena qualche giorno fa, per mettere a fuoco i temi fondamentali della storia raccontata attraverso il progetto teatrale realizzato in collaborazione con la scuola.

Come nasce la sua collaborazione con Libera?

“La collaborazione con il Presidio di Libera “Aniello Giordano” nasce circa un anno fa da uno spettacolo “Fiore Ammazzato” che racconta fatti di cronaca nera avvenuti nelle zone dell’Agro Nocerino-sarnese e in particolare l’innocenza di un giovane ammazzato poiché capitato accidentalmente nel posto sbagliato”

Come è nata l’idea di portare in scena nell’istituto Fortunato “Il Campo degli Angeli”?

“L’idea di portare in scena nell’Istituto Fortunato Il Campo degli Angeli nasce perché ho voluto raccontare in modo più esteso ed ampio il fenomeno della mafia, partendo come per il precedente spettacolo dall’innocenza di un bambino e allargando il cerchio con riferimenti a tante povere anime ammazzate dalle organizzazioni criminali. Da qui nasce poi la scelta di collaborare con i ragazzi per sensibilizzarli sull’argomento”

A che età si è avvicinato al mondo e all’arte del teatro?

“Fin da piccolo mi ha sempre attratto e affascinato l’arte del teatro e ho iniziato ad apprezzarla sempre di più all’età di 15 anni. A 18 anni poi ho scelto di vivere di questo lavoro che continuo ancora oggi a praticare con tanta passione e dedizione”

Come nasce il Teatro Grimaldello?

“Durante la mia carriera da attore ho sempre avuto poco spazio e tempo per i miei progetti lavorativi personali. Ho lavorato per nomi importanti del teatro, ho viaggiato in tutta Italia esplorando tante realtà lavorative nell’ambito della recitazione, ho recitato spesso al San Carlo di Napoli. Poi ho sentito un’esigenza forte di dovermi staccare da tutto questo, creandomi un qualcosa di mio che potesse soddisfare i miei bisogni. Avevo della indigenze, delle mancanze che per fortuna ho colmato fondando il Teatro Grimaldello”

Qual è il bilancio dell’esperienza teatrale vissuta con i ragazzi?

“È stato meraviglioso. Al momento non saprei fare un bilancio, mi è abbastanza difficile. È stata sicuramente una di quelle esperienze che ripeterei volentieri perché l’ho ritenuta molto forte a livello umano. Lavorare con dei ragazzi è molto stimolante. Posso solo confermare che quando si vivono queste esperienze, si arriva ad un tal punto che ci si innamora dei pregi ma anche dei difetti degli altri, dei loro corpi in movimento e della bellezza che essi sono capaci di generare”

Per concludere, quali sono i suoi prossimi progetti?

“I miei prossimi progetti teatrali sono il 14 giugno con “Hello Boy! ballata sulle macerie” uno spettacolo in cui si evidenzia il difficile rapporto tra il mondo della televisione che molto spesso influenza il pensiero e la vita dell’essere umano. A luglio invece lo spettacolo “A sua Immagine e Somiglianza” in cui si narra di un ragazzo rinchiuso in una gabbia che non riesce a comprendere il bene e il male”

Andrea Della Rocca

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