Virtua Striker è una serie di videogiochi sportivi a tema calcistico sviluppato dalla casa SEGA. Inizialmente solo cabinato da sale giochi, in seguito fu convertito anche per console.
Esistono 4 versioni di Virtua Striker e per ognuna di queste altre ‘sotto-versioni’ che sono state aggiornate nel tempo.
Per la mia generazione, la più importante è sicuramente la seconda edizione di VS, quella del 1998 dedicata ai Mondiali di Calcio di Francia 98′ e poi aggiornata più volte fino alla ‘version 2000’.
Le partite totali del torneo mondiale sono 4 (ottavi, quarti, semifinale e finale); vincendo la finale usando solamente un credito, il gioco prevede lo special match contro la squadra SEGA nella quale giocano i tre ideatori. Infatti durante la partita speciale sono presenti tre sostituzioni dove vengono sostituiti i tre personaggi inventori di Virtua Striker 2.
SQUADRE SEGRETE – È possibile sbloccare 3 squadre speciali: FC Sega, MPV Yuki Chan e Royal Genky. La prima è la squadra contro la quale ci si batte nello “special match” e si può sbloccare premendo il tasto start, in ordine, su ognuna delle seguenti nazioni: France, Croatia, Spain, England, Germany e Argentina. La seconda ( composta da pupazzi e personaggi animati), si può sbloccare nello stesso modo della squadra precedente, cambiando tuttavia le nazioni da premere: Yugoslavia, USA, Korea e Italy. Infine la terza squadra si può sbloccare premendo per 3 volte, dopo aver sbloccato la MPV Yuki Chan, il tasto start, sulla selezione di quest’ultima.
BEST GOAL – Quanti filoni si sono tramutati in mattinate dedicate a Virtua Striker, quante serate trascorse a caccia del ‘best goal’.
Il ‘best goal’ era un elemento fondamentale della serie, dove se riuscivi a segnare il gol più bello (in base a un punteggio che calcolava il gioco), questo sarebbe rimasto nel filmato di presentazione e ripetuto più volte finchè non fosse arrivato qualcun altro capace di segnarne uno ancora più bello.
“No aggia fa u best goal!” – Quante volte abbiamo sentito questa frase, spesso abbinata al trucchetto del centrocampo: bastava battere il calcio d’inizio, allargare la palla sulla sinistra e tirare caricando al massimo. Quasi sempre era best goal.
Sinonimo di orgoglio e di rispetto, se riuscivi a confezionare il best goal, gli altri ragazzi della saletta ti guardavano con ammirazione.
“Ja fammi battere solo il calcio d’inizio” – Spesso, coloro che si credevano maestri artigiani del best goal, ti ‘rubavano’ il calcio d’inizio, promettendo di farti andare subito in vantaggio grazie al loro proverbiale ‘trucchetto’.
Probabilmente Virtua Striker è stato uno dei padri diffusori dell’espressione “Mamm u’ best goal”.
LOSS TIME/GOLDEN GOAL – Messi insieme duravano forse 10 secondi reali. In quel momento capisci che per te è finito tutto, soprattutto se hai la solita Nigeria (fortissima) e non riesci a fare un gol alla solita Arabia Saudita.
Male che va, ci sono i rigori. La particolarità che mi ha sempre colpito erano gli effetti sonori delle parate, molto simili ai telefilm di Batman negli anni 60′ o ai più moderni Bud Spencer e Terence Hill, nelle classiche scazzottate che tutti ricordiamo.
TELECRONISTA – Figura leggendaria, il telecronista di Virtua Striker. In silenzio totale per tutta la partita, era portatore di sventure. Infatti annunciava solo ‘Loss Time’ e ‘Golden Goal’, oppure le punizioni o i calci d’angolo.
Anche se, la particolarità che ricordiamo con più piacere è l’esplosione di gioia ad ogni gol, destandosi dal silenzio con il suo ‘GOOOOOOOOOOOOOOOOL’.
Il suo grido è ormai un pezzo di storia che merita di essere sentito milioni di volte… Che tempi e che emozioni! Giochi semplici che visti oggi ‘non sanno di niente’, ma che hanno caratterizzato gli anni più belli della nostra vita.
Gamercord – Virtua Striker, la storica caccia al ‘best goal’ delle sale giochi – L’angolo di Phil
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