E’ una linea morbida quella scelta dal governo cittadino per avvicinare gli imprenditori della fascia costiera alle buone pratiche dell’utilizzo di materiale compostabile e biodegradabile.
Se in altri comuni costieri la scelta politica è stata quella dell’ordinanza sindacale, per imporre sul proprio territorio il divieto di plastica monouso, a Pontecagnano Faiano si è deciso di fare un’opera di sensibilizzazione dei tanti imprenditori costieri che investono in strutture e servizi turistici.
Luana Moccia, presidente dell’Associazione Mistral, ha protocollato una proposta che è piaciuta per il respiro non solo ecologista ma di vero e proprio marketing territoriale. Non si vuole solo far abbassare la produzione di plastica, ma si punta a dare una visione delle attività costiere più ecosostenibile e di qualità. Mostrarsi attenti alle tematiche ambientali infatti è la migliore pubblicità per un’attività che di fatto vende un territorio.
Luana è una giovane imprenditrice di Pontecagnano Faiano alla seconda generazione di gestore di lidi. Il suo ‘Lido Fantastico’, è un luogo che appartiene alla sua famiglia da più di quarant’anni. Consulente di marketing con una laurea in diritto internazionale alla Federico II di Napoli, Luana è una donna caparbia che gestisce le diverse attività di famiglia con l’aiuto della sorella e della madre. Un bel punto di vista imprenditoriale quello della presidente Moccia, che insiste sulla necessità per tutti gli operatori turistici di investire anno dopo anno proprie strutture. Non disdegna dall’accreditare il degrado del lungomare a degli imprenditori che, diversamente da lei, negli anni hanno investito poco. Il dovere di tutelare la propria spiaggia, oggetto di concessione demaniale, va rispettato anche durante i mesi invernali e non ci si può limitare a sfruttare i 3-4 mesi della stagione estiva. Un approccio che lei condanna, sottolineando che la concessione demaniale marittima, che tutti hanno siglato, contiene l’impegno di occuparsi delle spiagge tutto l’arco dell’anno e non solo quando sono redditizie.
Anche la politica di Pontecagnano Faiano ha una quota di responsabilità e ammette di non aver mai interloquito con la precedente amministrazione. Situazione diversa quella attuale. L’amministrazione Lanzara ha, infatti,attraverso una serie di incontri tra tutti gli imprenditori della costa, proposta dall’Assessore Adele Triggiano, fatto sentire la sua presenza.
E’ in uno di questi incontri che Luana Moccia ha conosciuto Antonio Mucciolo (ora segretario) che con lei ed Arianna De Martino (Vicepresidente) hanno poi costituito l’associazione Mistral.
PROGETTO – Il progetto della Mistral è ambizioso: mettere a disposizione dei balneatori prima di tutto una rete di marketing con l’utilizzo del sito internet, un contenitore nella quale pubblicizzare le proprie rispettive attività e magari reindirizzare gli utenti alle proprie pagine social.
La parte più interessante, dal lato ambientale, è che aderendo all’associazione Mistral le attività potranno ricevere uno sconto del 15% dal prezzo di listino dalla Paestum service srl, la società che commercializza i prodotti biodegradabili e compostabili, che ha siglato un protocollo di intesa con l’associazione, impegnandosi a non richiedere quantità minime di acquisto e a restare vicino agli operatori anche con tre consegne settimanali, proponendo tutta una serie di prodotti a basso impatto ambientale che oltre i bicchieri e i piatti riguarda anche tutta la parte cartacea (fazzoletti, tovagliette, carta igienica) prodotta con materiale facilmente degradabile.
Altra società coinvolta è la Bioservizi s.r.l. che metterà a disposizione delle attività, gratuitamente, le case dell’acqua. La Bioservizi srl avrà a carico tutta la manutenzione e i costi di istallazione dei distributori, restano in capo agli operatori i costi vivi di elettricità e dell’acqua proveniente dalle rete idrica (€ 2,50 per 1000 litri). Con questa modalità si gioca la partita contro le bottigliette di plastica, vero dramma del litorale in estate. I consumatori pagheranno l’acqua come se fosse un semplice distributore ma avendo l’accortezza di portarsi dietro bottigliette o borracce. In questo caso la Bioservizi chiede di dividere 50-50 gli introiti con i gestori dei lidi.
Inutile dire che questa iniziativa ha del buono, voler portare gli operatori turistici ad investire nella propria immagine è una gran bella cosa. La vera sfida sarà essere bravi a coinvolgerli tutti, puntando molto sulla proposta che economicamente vuole essere premiale per chi fa questo tipo di eco marketing.
La legge di bilancio 2019, infatti, all’art. 1 (unico articolo) commi dal 73 al 77 riconosce un credito d’imposta del 36%, per gli anni 2019 e 2020, per l’acquisto di prodotti biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 . L’importo massimo è di € 20.000,00 per ciascun beneficiario.
La plastica monouso è il vero nemico per i nostri mari. Da decenni il problema è noto e la soluzione normativa almeno (dal lato culturale c’e’ ancora molto da lavorare) si è risolta nella famosa direttiva europea COM/2018/340. Il percorso normativo si è concluso solo il 21 Maggio 2019, quando il consiglio ha adottato le nuove norme che introducono delle concrete limitazioni su determinati prodotti in plastica monouso.
IL PERCORSO LEGISLATIVO EUROPEO – La Commissione ha presentato la proposta di direttiva nel maggio 2018. Il Consiglio ha raggiunto la sua posizione il 31 ottobre 2018. I negoziati con il Parlamento europeo sono iniziati il 6 novembre 2018 e si sono conclusi il 19 dicembre 2018 con un accordo provvisorio, confermato il 18 gennaio 2019 dagli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE. L’adozione formale delle nuove norme da parte del Consiglio, avvenuta il 21 Maggio 2019, conclude l’ultima fase legislativa.
La direttiva vieta dal 2021 oggetti in plastica monouso come piatti, posate e cannucce. Anche le aste per palloncini e i bastoncini cotonati in plastica dovranno essere banditi. Gli Stati membri si sono inoltre impegnati a raggiungere la raccolta delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2029 e le bottiglie di plastica dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25% entro il 2025 e di almeno il 30% entro il 2030.
L’urgenza di porre rimedio e la volontà di essere immediatamente efficaci ha spinto molti sindaci di comuni costieri come Napoli, Castellammare di Stabia, Cetara e tanti altri a vietare l’uso di materiale monouso attraverso l’emanazione di un’ordinanza sindacale ex art. 50 del D.Lgs n.267 /2000 (T.U.E.L.).
PONTECAGNANO – Qui si è scelta una strada diversa, quella appunto di veicolare il messaggio dell’importanza del Plastic Free, dando l’idea che questo potesse rendere più competitiva la propria attività. Parlare agli operatori turistici è importante e sicuramente questa iniziativa ha l’ardire di creare un coinvolgimento in prima persona delle tante e diverse realtà imprenditoriali. Resta il limite oggettivo dell’adesione volontaria degli imprenditori che, al netto di tutto, vogliono primariamente tutelare i loro guadagni.
L’Assessore all’ambiente Carmine Spina, interrogato sulla scelta di questa modalità, risponde: ”Il Sindaco era propenso a fare l’ordinanza, ci ha frenato il fatto di essere partiti un po’ tardi, cosa che avrebbe potuto danneggiare gli imprenditori che magari avevano già fatto degli ordinativi per i materiali monouso. Ci arriveremo all’ordinanza, da qui a qualche mese, abbiamo testato questa cosa in luogo per noi simbolico in un periodo importantissimo per poi fare, dopo, l’ordinanza”
Inoltre, a chiedere di aderire alla campagna lanciata dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, “Plastic free challenge” e vietare l’uso della plastica monouso sul territorio comunale c’e’ anche il Consigliere di minoranza Giovanni Francesco Ferro (Moderati- Forza Italia) che ha presentato una mozione esaminata al Consiglio Comunale del 30 Maggio 2019. Consiglio Comunale, che ha visto il Sindaco in ogni caso impegnarsi per emanare l’ordinanza per Dicembre, aggiungendo che la si attuerà in modo “graduale” tra le varie attività.
Già nell’Agosto 2018 il gruppo “Amici di Beppe Grillo di Pontecagnano” aveva protocollato, alla neo insediata amministrazione, una richiesta di divieto della plastica monouso attraverso un’ordinanza. Davide Gatto, componente del Gruppo ABG, pensa che solo attraverso lo strumento dell’ordinanza si possa incidere in modo concreto, idea sposata anche da Sinistra Italiana che attraverso il suo segretario Federico Arcangelo Marra, fa sapere che l’ordinanza è l’unico strumento per poter validamente affrontare il problema.
L’opposizione consiliare ed extraconsiliare spinge insomma per un approccio meno interlocutorio. Attendiamo la fine della stagione estiva (ammesso che inizi, sic!) per valutare l’operato e l’efficacia del progetto.
Matteo Maria Zoccoli