La vicenda “Impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi” e la vicenda “amianto” sono quelle storie che destano i, troppo spesso sopiti animi civici della popolazione; uno di quei momenti nei quali le persone si accorgono che qualcosa non va e, alla faccia della delega, decidono di informasi e iniziare a parlare e a fare domande per la difesa dei propri diritti basilari: la salute e la qualità della vita.
LA VICENDA – Questo sta succedendo in queste ultime settimane a Pontecagnano Faiano, la paura di molti cittadini monta e si fa terrore sui social, media di ultima generazione che questa amministrazione e soprattutto il Sindaco ha avuto il merito o la colpa di sdoganare, rendendoli terreno di articolati confronti tra vere e proprie tifoserie politiche. Qualcosa, rispetto a questi timori, arriva anche al palazzo di Città quando si organizza, su impulso di un neonato comitato per la bonifica dell’amianto presente in città, un incontro pubblico aperto anche alle diverse realtà di comitati già presenti sul territorio della provincia di Salerno.
Ovviamente negli incontri che ci sono stati e ci saranno, si parlerà anche dell’impianto di stoccaggio e di quanto questo sia inopportuno in una zona artigianale con una discreta presenza, per giunta, di residenti a pochi metri dal sito individuato dalla ditta, la Ecosider Ricicla srl.
LE PAROLE DEL PRIMO CITTADINO – Il Sindaco dott. Giuseppe Lanzara (PD), ha rilasciato un’intervista video (sud tv) dove derubrica, forse con troppa leggerezza, l’impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi a semplice “scasso”. In quella stessa occasione parla di persone che gli “remano contro” forse dimenticando che è stato lui stesso e la sua squadra a inserire nel proprio programma elettorale, dal titolo “Una città per tutti”, alla pag. 27 cito:
“Netta opposizione alla realizzazione all’impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti speciali pericolosi proposto da realizzarsi in via Irno Zona D2 e D25 e di tutti gli insediamenti produttivi che dovessero essere rischiosi per la salute e per l’ambiente”.
In una successiva intervista video del 30 Marzo su Gera TV, parla di una serie di osservazioni che l’ente avrebbe promosso in sede di conferenza dei servizi che si e’ tenuta il 29 Marzo, facendo di fatto un grosso passo indietro, non più contestando i cittadini, che lecitamente assumono una posizione di difesa della salubrità dell’ambiente ma sottolineando che le osservazioni prodotte dal comune proprio in merito alla viabilità della zona di via Irno, sarebbero secondo lui difficilmente superabili dalla ditta di Pagani che ha fatto richiesta per insediarsi.
Insomma lo “scasso” si scassa. Tutto è stato rimandato alla prossima conferenza dei servizi che ci dovrebbe essere non più tardi di metà Aprile. Intanto continuano in città le spinte rivolte a mettere al sicuro quella zona, rispetto all’aggressione di un impianto che, per sua natura, ha un impatto in sé, relativo sia all’inquinamento acustico, che all’aggravio di traffico per il transito di grossi Tir, carichi di ferro o altri materiali che dovrebbero transitare in una zona con delle strade ora inadeguate.
CITTADINI ATTIVI – C’e’ chi pensa a impugnare la Delibera dirigenziale della Regione Campania che prescrive la non assoggettabilità alla Valutazione di Impatto ambientale dell’opera pur facendo tutta una serie di prescrizioni. Il TAR potrebbe dare una soluzione alla cosa, ed anche in tempi brevi e senza dover attendere la volontà del privato che potrebbe anche decidere di accettare le richieste del Comune di Pontecagnano Faiano ed accollarsi le spese per potenziare le strade, di fatto rendendo la viabilità non più un problema. Chissà! Certo ciò che emerge da questa situazione è un dato incontrovertibile: Pontecagnano Faiano è abitata da persone che pensano, ragionano e affrontano le aggressioni ambientali facendo rete. Il Sindaco ne dovrebbe essere fiero, c’e’ un capitale umano di persone che studia e si informa e cerca di dare soluzioni alternative, ciò che a molti amministratori potrebbe forse dar fastidio ma che ad un amministratore assennato non possono che piacere.
L’antipolitica qui a Pontecagnano Faiano non attecchisce e tanti, giovani soprattutto, affrontano pragmaticamente le problematiche del territorio con istanze o anche semplici richieste di confronto. Il modo corretto di evitare che ci sia un cortocircuito tra delegante e delegato è coinvolgere i cittadini nelle scelte che li riguardano, qualcosa si fa in altri posti, basta pensare ai cosiddetti Patti di Collaborazione, quello strumento che in alcune città del nostro paese gli amministratori utilizzano per liberare le energie, valorizzare le capacità dei cittadini attivi, concordando tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazioni di interventi di rigenerazione e gestione dei beni comuni.
Un modello di amministrazione condivisa che ha la propria essenza nell’idea di un rapporto paritetico tra amministrato ed amministratore. Un momento di arricchimento reciproco della quale beneficia la tutta la comunità. Niente di strano, è solo politica nell’accezione più positiva che esista.
Matteo Zoccoli