Rifiuti in fiamme lungo la spiaggia a Pontecagnano: sciacalli approfittano della quarantena (FOTO)

Una foto che fa rabbia, la foto della spiaggia in fiamme ieri sera all’imbrunire in quel di Pontecagnano Faiano.

L’ incendio, sicuramente di origine dolosa,  ha interessato la zona della spiaggia di Picciola. Area che soffre costantemente del problema dell’abbandono nei mesi non estivi e, questo periodo di quarantena forzata per l’emergenza Covid-19, ha evidentemente permesso a dei delinquenti di operare in tutta tranquillità per dare alle fiamme centinai di chili di rifiuti.

LA DENUNCIA SOCIAL – Dal post/denuncia sul gruppo di Facebook si legge che la spiaggia in questione pare sia in concessione, ergo la responsabilità della pulizia dovrebbe essere in capo a chi la gestisce tutto l’anno e non solo nei mesi estivi. Lo stesso cittadino, intervenuto sul posto, ha poi dichiarato di aver spento l’incendio buttando la sabbia sul fuoco e di non aver voluto scomodare i vigili del fuoco per un intervento che, come tutte le cose in questi giorni difficili, sarebbe risultato particolarmente oneroso. L’estrema umanità dei cittadini di Pontecagnano Faiano fa emergere ancor di più l’ingiustizia di questo atto delinquenziale.

L’AMAREZZA DEI VOLONTARI – Lo stesso luogo era stato interessato, la mattina di Sabato 7 Marzo 2020, da un intervento di pulizia del gruppo di Voglio un mondo pulito che per l’occasione era venuto a Pontecagnano e che aveva coordinato un intervento di Clean Up con i ragazzi di Ambientiamoci e del Comitato TutelAmbiente.

Al termine della raccolta sulla spiaggia poi interessata dall’incendio

Il presidente e fondatore di Voglio un mondo pulito, Ciccio Ronca (che rilasicò una bella intervista ai nostri microfoni la scorsa estate) commenta così : “Sabato 7 marzo siamo stati sulla spiaggia di Pontecagnano con l’intenzione di prenderci cura anche di questo lato di litorale; la nostra idea, come gruppo era quella di lanciare una serie di interventi costanti anche in questa zona, che a nostro avviso vive un profondo abbandono. In 2 ore circa di intervento abbiamo raccolto, insieme ai ragazzi di Ambientiamoci e del Comitato TutelAmbiente, ben 500 kg di rifiuti, molti dei quali appartenenti alla categoria dei rifiuti speciali”

La plastica ovviamente la fa da padrone, e quelle canne che si vedono nella foto, sono state date alle fiamme ed erano e sono completamente costellate di frammenti, a volte piccolissimi, di materie plastiche. Solo questo basta a capire che tipo di disastro si crea quando si da fuoco a questi cumuli.

Emanuele Blasi, del Movimento Ambientiamoci, ci racconta: “Siamo inorriditi da questa azione privo di qualsiasi senso. Assurdo quanto dei gesti che vogliono trasmettere messaggi di umanità e di rispetto per la natura, vengono completamente soppiantati da queste notizie così tristi. Speriamo si riesca a trovare il colpevole quanto prima”.

cumulo portato sulla strada per la raccolta

Il Comitato TutelAmbiente, invece, sottolinea che serve un intervento serio rispetto ad un atto che oltre ad infrangere diversi articoli del codice penale, non meno importante la violazione di disposizioni delle autorità circa la circolazione in questo periodo di quarantena, viola un territorio approfittando del momento di più alta fragilità.

L’appello alle istituzioni è quello di far sentire la propria presenza, affinché non ci si approfitti della quarantena per perpetrare odiosissimi reati ambientali. A tal proposito il comitato sta preparando una denuncia affinché la cosa non resti impunita.

Matteo Zoccoli

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