Primi disagi strutturali all’interno della Biblioteca del polo scientifico presso l’Università degli Studi di Salerno.
La “Biblioteca Nuova”, come la chiamano comunemente gli studenti, ha iniziato a perdere qualche colpo con i ragazzi che hanno segnalato l’assenza dei pannelli, che fanno da soffitto tra un piano e l’altro, in determinati punti della struttura. Come riportato dal quotidiano provinciale “La Città”, i buchi lasciati hanno creato dei disservizi in questi ultimi giorni di maltempo con l’acqua che si è infiltrata nei vuoti lasciati dall’assenza di copertura e che è arrivata a cadere fino all’interno della struttura.
Piccole infiltrazioni d’acqua che col passare dei minuti hanno reso alcune zone scivolose e pericolose, così si è deciso di attrezzarsi con dei secchi per tamponare la perdita. “Meglio mettere i secchi, almeno ci si rende conto che c’è un piccolo pericolo – racconta Beatrice, una ragazza che frequenta la facoltà di Ingegneria – altrimenti con la patina bagnata che si forma si rischia di prendere una brutta caduta”. C’è chi si preoccupa anche per i libri: “Speriamo che queste infiltrazioni non arrivino a rovinare qualche testo importante che viene conservato qui – dichiara preoccupato Arturo, studente – sarebbe un peccato”.
La struttura ha una capienza complessiva di circa 350.000 unità bibliografiche e raccoglie fondi librari costituiti da titoli monografici e annate di periodici. Attualmente ci sono circa 150.000 unità bibliografiche nella Biblioteca del polo scientifico, che fu inaugurata nel maggio 2013 e che è andata ad affiancare, nel Centro Bibliotecario di Ateneo, quella umanistica inaugurata nel lontano 1997, oltre 20 anni fa. Eppure, questo non sembra l’unico luogo del campus salernitano dove ci sono perdite d’acqua, infatti in quasi tutte le facoltà, soprattutto quelle più datate, vengono segnalate ciclicamente delle infiltrazioni d’acqua o la mancanza di pannelli che lasciano fili e cavi scoperti col rischio che l’acqua vi possa finire sopra.
“Non sono situazioni gravi prese singolarmente, ma messe insieme potrebbero alla lunga creare problemi agli studenti. – racconta Simona, studentessa – La Biblioteca scientifica ultimamente è quella che sta risentendo di più delle infiltrazioni d’acqua”
Filippo Folliero