Un altro All-Star Weekend è andato via. Dopo quello del 2008, lo Smoothie King Center di New Orleans ha ospitato dal 14 al 16 febbraio la 63° edizione della manifestazione targata NBA.

Protagonisti assoluti il nostro Marco Belinelli, vincitore nella gara del tiro da 3 e Kyrie Irving che con 15 punti  dei sui 31 nell’ultimo quarto e 14 assist, si è guadagnato il titolo di MVP dell’ All-Star Game.

RISING & SHOOTING STARS – Non solo grandi campioni e stelle affermate, ma l’All-Star Weekend regala il proprio spazio a tutti. Come l’NBA Rising Stars Challenge, che ha visto sfidarsi squadre miste di rookies e sophomores (i rookies dell’anno precedente) selezionati dai vice allenatori delle squadre NBA. In seguito i ragazzi sono stati divisi in due team da due ex cestisti: Chris Webber (ex Sacramento Kings) e Grant Hill (ex Phoenix Suns). A chiudere il cerchio ci hanno pensato i tifosi, tramite una votazione sul sito NBA a selezionare i quintetti base. La vittoria è andata al Team Hill, per 142 a 136, con Andre Drummond (sophomore dei Detroit Pistons) eletto come MVP grazie ai suoi 30 punti e 25 rimbalzi (nuovo record per la categoria).

NBA: All Star Game-Rising Stars ChallengeDrummond riceve il premio MVP

Spettacolo anche nella NBA Shooting Stars Competition, che ha visto team misti di East e West composti da giocatori dell’NBA in attività o ritirati e giocatrici della WNBA cimentarsi in una gara di tiri. La vittoria è andata al Team 2 dell’ Eastern Conference composto da Chris Bosh (Miami Heat), l’ex cestista Dominique Wilkins (storica ala piccola degli Atalanta Hawk) e Swimtayla ‘Swin’ Cash (giocatrice WNBA in forza ai Chicago Sky ed ex stella dei Detroit Shock).

SKILLS & SLAM DUNK – La NBA Skills Challenge, festeggia il suo 11° anno e per la prima volta è un duo a portarsi a casa la vittoria. Damian Lillard (Portland) bissa il successo dello scorso anno, ma in questa occasione deve condividere la piazza d’onore con Trey Burke (Utah Jazz). La prova consiste nel superare un percorso contenente tiri a canestro, passaggi e palleggi in un percorso delimitato nel minor tempo possibile.

Nello Slam Dunk Contest targato NBA, la palma di miglior schiacciatore va a John Wall (Washington Wizards). Nella gara delle schiacciate si sono affrontati due Team (East e West) composti da tre elementi e la vittoria è andata ad East con John Wall eletto ‘Sprite Dunker of the night’.

ALL-STAR CELEBRITY GAMES – L’evento ha visto in campo squadre di miste, composte da personaggi dello spettacolo ed ex giocatori NBA. Tra i tanti spiccano i nomi di Elena Delle Donne (giocatrice della WNBA), il rapper Snoop Dogg e Duncan, non Tim ma Arne, Segretario dell’Istruzione degli USA.

La vittoria è andata al team East, per 60-56. Il ‘Segretario Duncan’ con 20 punti è l’ MVP della serata, titolo cedutogli dall’attore Kevin Hart, vincitore originale in base alle votazioni dei fans che lo avevano eletto per il terzo anno consecutivo. Hart ha insistito affinchè il premio andasse al Segretario degli USA, dopo i 20 punti realizzati.

Nota di merito per Snoop Dogg. La leggenda della West Coast, si è reso protagonista di una tripla degna dei grandi giocatori dell’NBA, mandando in visibilio il pubblico di New Orleans.

NBA THREE-POINT SHOOTOUT – In una delle sfide più classiche dell’All-Star Weekend, a primeggiare per la prima volta nella storia è un italiano. Il nostro Marco Belinelli, cestista dei San Antonio Spurs, si porta a casa la vittoria nella gara dei tiri da 3 battendo nello spareggio finale il giovane Bradley Beal.

Inutile commentare con proclami e oneri vari l’orgoglio di avere un italiano lì tra i grandi tiratori dell’NBA, ma basta rivedere l’ultima batteria di tiri del Beli e la disperazione mista a incredulità di Beal per continuare a godere.

ALL-STAR GAME – A chiudere i giochi, ovviamente, c’è l’All-Star Game con in campo la crème de la crème del parquet made in USA. L’eterna sfida tra East e West, ha visto a sopresa primeggiare gli uomini di LeBron James che si sono imposti per 163 a 155, dopo aver chiuso tutti e 3 i quarti precendeti in svantaggio (44-42, 89-76, 126-123). Ma nell’ultimo quarto con un parziale di 40-29 è l’East a portarsi a casa la vittoria, grazie alla formidabile prestazione di Kyrie Irving (31 punti e 14 assit), che ha rubato la scena anche a ‘Re LeBron’.

Il 21enne australiano dei Cleveland Cavaliers, ex squadra proprio di LeBron, ha preso per mano i suoi compagni e condotti alla vittoria, segnando 15 punti nell’ultimo quarto. Per lui si parla già di un futuro da predestinato.

Record su Record in questo All-Star Game, infatti è la sfida che termina con il punteggio più alto di sempre. Altro record per Carmelo Anthony, che mette a referto 30 punti, di cui 24 con tiri da 3.

Va, invece, a Kevin Durant la sfida nella sfida tra i due ‘Top’ delle formazioni rivali. 22 punti per ‘The King James’, 38 per Durant miglior marcatore della serata insieme all’altra stella della Western Conference, Blake Griffin.

3 IS THE MAGIC NUMBER – Un’edizione all’insegna del numero 3, quella che ha caratterizzato l’All-Star Weekend 2014.

– Sono infatti 3, gli anni passati dall’ultima vittoria dell’Eastern Conference in un All-Star Game;

– Marco Belinelli è il primo italiano a vincere la gara dei tiri da 3 punti;

– Carmelo Anthony stabilisce il nuovo record di punti con tiri da 3 nell’All-Star Game;

– Kevin Hart vince per il terzo anno consecutivo il titolo MVP dell’ All-Star Celebrity Games (poi ceduto a Duncan).

25 rimbalzi per Drummond nel Rising Star Challenge (5-2=3, per dirla alla Adam Kadmond).

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