Continua il nostro viaggio, grazie alla collaborazione di Raffaele Ciaglia gestore di “Le nostre Bellezze Sconosciute” e sempre alla ricerca di luoghi della Campania e della Basilicata a cui ridare lustro e visibilità, nel riscoprire le tante bellezze che la storia ha lasciato sul nostro territorio.
Oggi parliamo di Eboli raccontandovi la storia del ‘Palummiello’
Il fondo Casarsa – Acqua dei pioppi era un feudo della Principessa di Stigliano Donna Cecilia Colonna, nata a Palermo e domiciliata a Napoli. Con contratto notarile del 27 luglio 1907 concesse in enfiteusi il grosso Feudo a 80 piccoli coltivatori con l’obbligo di essi a pagare annualmente un canone enfiteutico, secondo la quantità di terreno a ciascuno assegnato.
Il contratto prevedeva tutti gli obblighi che i coltivatori dovevano osservare e fra questi l’impegno di piantare alberi da frutta e viti da vino. Essi erano tenuti anche a conservare la vecchia casa colonica, siccome in tutto il latifondo pare che non vi siano stati altri fabbricati da ricordare. Si può dire che il grosso rustico che per lunghi tempi è stato il Palummiello cioè l’enopolio, destinato alla vinificazione dell’uva. Una struttura oggi abbandonata e che era già usurata all’epoca della lottizzazione ed assegnazione del grosso latifondo ai coltivatori.
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