Appuntamento Letterario incontra gli autori: il salernitano Antonio Lanzetta con “Delitto in riva al mare” (FOTO)

Se la paura e il dolore avessero un volto, probabilmente avrebbero le sembianze dei personaggi che popolano “Delitto in riva al mare”, il nuovo lavoro del salernitano Antonio Lanzetta, che lascia fino all’ultima pagina i lettori con il fiato sospeso.

IL LIBRO – Il dolore attraversa la vita di una psicologa forense, lasciando i segni che rivivono attraverso i ricordi che le affollano la mente. La paura è quella provata da un bambino abusato, che vede assassinare la propria madre e vive lunghi anni di dolore, rifuggendo la luce. Il dramma si compie per una giovane ragazza brutalmente uccisa. Gli ingredienti ci sono tutti per farne un thriller agghiacciante e purtroppo non molto lontano dai brutali casi di cronaca che da tempo raccontano di femminicidi e di assassinii efferati.

Un nuovo caso da risolvere per il commissario Massimo Trotta, coadiuvato dalla sorella adottiva Lidia Basso, psicologa e professoressa dell’università di Fisciano. Improvvisamente si riavvolge il nastro del tempo che porta a dieci anni prima, quando un eccidio nella “casa degli orrori” rimasto perlopiù irrisolto, ha lasciato sgomenta l’opinione pubblica. C’è un tema che tiene unite due storie parallele: la sofferenza di chi vive un passato tanto doloroso quanto pauroso di cui si evita persino di parlare. Tuttavia, i silenzi, come quelli di Matteo o, meglio, di “X” – tra i protagonisti del libro – sono eloquenti dialoghi che vanno oltre la sfera del possibile. L’inimmaginabile entra nel mondo percepibile e diventa mistero.

L’AUTORE – Il romanzo colpisce per la cruda violenza che racconta, ma anche per la vivace caratterizzazione delle personalità. Noi di Appuntamento Letterario abbiamo incontrato l’autore presso il caffè letterario Libramente di Salerno, dove Lanzetta all’incontro con il nostro gruppo, afferma che: “la morte è solo uno degli aspetti del racconto, quello che mi interessa sono i personaggi e la loro storia, che cresce dentro di me mentre scrivo”.

Infatti, l’autore si serve della sfera psicologica per mettere a nudo le caratteristiche individuali dei protagonisti che popolano le ambientazioni salernitane. Anche il meteo e le atmosfere sono utilizzate per trasmettere al lettore un’ambientazione cupa e la sofferenza dei personaggi. Un finale che sorprende è la chiave che disvela la mente umana perversa e polimorfa; tuttavia, nulla ancora è dato per scontato. L’autore scrive in maniera efficace e convincente per tutto quello che ci si aspetta dal genere. Ottiene l’esito di effetti emotivi con grande abilità narrativa. Conosce bene come esprimere e dove cercare le emozioni più recondite dei lettori, le recupera con stile indagatore dalle profondità del mondo onirico.

“Esistono diverse leggi che determinano la formazione del contenuto manifesto dei sogni (…) i ricordi spiacevoli che cerchiamo di evitare mentre siamo svegli e tornano a trovarci di notte, trasformati in incubi dai processi elettrochimici del nostro cervello”.

Roberta Gargiulo

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