Alcune forme d’ arte, oggi più che mai, sono espressione del cambiamento sociale e dei mutamenti morfologici delle nostre città. Attraverso l’espressività artistica è possibile mediare il pensiero, le interazioni, anche conflittuali, e le istanze sociali che si sviluppano all’ interno delle società stessa.
Tra le varie forme d’arte la street art è quella che oggi permette di trasmettere messaggi con immediatezza. Essa ha anche un’importante funzione sociale: non solo rende i messaggi che trasmette facilmente fruibili ai più giovani e meno giovani, ma è anche idonea a riqualificare spazi urbani. La street art, dunque, si “appropria” di spazi urbani e li rende luogo di condivisione.
A Baronissi, in provincia di Salerno, da più di un decennio l’Associazione Overline con il patrocinio del Forum dei Giovani, del Comune di Baronissi e della Regione Campania organizza la rassegna “Overline International Graffiti Jam”, manifestazione in cui circa 40 artisti italiani e internazionali realizzano i loro murales condividendo un tema comune.
Giunta alla sua 13esima edizione, la manifestazione, avvenuta quest’ anno tra il 19 e il 21 luglio, ha avuto come tema quello della preistoria. Nata nel 2008 come piccola manifestazione dal nome “Graffiti street art” allo scopo di portare nella Valle dell’Irno la cultura dei graffiti, della street art e dell’ hip hop, è diventata oggi una delle jam
hip hop più famose d’ Italia, vantando la partecipazione di writers nazionali ed internazionali. Tra i nomi di spicco che hanno fregiato con la loro arte le mura della città di Baronissi ricordiamo Asker e Weik di TDK (Milano), Axe, Made, Orion e Yama di EAD (Padova), Macs (Lanciano), Dado (Bologna), Sera (Grosseto), Rosk (Caltanissetta), Caktus e Maria (Foggia) ma anche Does e Nash di LoveLetters (Olanda), tra le crew più famose al mondo e Tasso (Germania).
Ogni anno, inoltre, si esibiscono alcuni dei rapper più famosi in Italia. Protagonisti dell’edizione di quest’ anno sono stati C’ Amma funk, Amica Sound System, Break Battle 1vs1, Dj Double s, Terza Classe, Blue Channel, Johnny Marsiglia e Cor Veleno che ha chiuso la manifestazione con uno spettacolo grandioso.
“Oveline jam” non è una gara, al contrario è occasione di condivisione e di aggregazione per i giovani e meno giovani che accorrono da ogni parte d’ Italia. Con la street art, infatti, si vuole trasmettere un’emozione, raccontare una storia, condividere esperienze e dare speranza. Si vuole creare spazi comuni. A Baronissi è il Parco della Rinascita, al centro della città, ad essere con i sui 300 metri di muro tela a cielo aperto per i circa 40 writers, italiani e non, che ogni anno partecipano.
La manifestazione, dunque, si lega anche a temi sociali. I ragazzi dell’ Associazione “Overline” insieme al Forum dei Giovani hanno preso parte lo scorso anno a progetti di riqualificazione di zone limitrofe a Baronissi (progetto “Overline in Tour”) ed hanno portato nelle scuole programmi di sensibilizzazione e di promozione della cultura del writing attraverso il progetto “Writing at School” che prevede lezioni teoriche e pratiche che convogliano poi nella manifestazione finale di luglio in cui i più piccoli hanno uno spazio a loro dedicato.
Fiore all’ occhiello della manifestazione è il concorso fotografico curato da Francesca Pisano. Nato 8 anni fa, quello di quest’anno è stato dedicato alla memoria di Anna Gallo, giovane overliner precocemente venuta a mancare. Con il tema “Legami”, unico modo “per superare un limite umano” ha dato lustro a 22 opere affiancate da uno stand dell’Associazione italiana per la lotta al Neuroblastoma presso il quale era possibile fare donazioni.
Conclusa la 13esima edizione Overline Jam si proietta al futuro. Il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante ha, infatti, proposto di cedere all’Associazione un intero quartiere per creare “un paese murales” che possa diventare una vera e propria meta turistica.
Sara Perillo