Covid, Carmela Forlenza racconta “La mia prigione”: cronache di un anno tra le mura domestiche

Questa sera, dalle ore 19, l’Associazione “Noi amici dell’Hospice e dell’ospedale di Eboli” organizza, nell’ambito dell’iniziativa “Venga a prendere un caffè da noi”, un incontro con Carmela Forlenza, autrice del libro “La mia prigione” edito da Edizioni Note di Merito. L’incontro sarà visibile sulle piattaforme social.

Il libro “La mia prigione” fresco di stampa è il racconto di una esperienza personale che pian piano si allarga fino a coinvolgere ciascun lettore. E’ la cronaca intima di un anno di prigionia trascorso entro le mura domestiche, al riparo dagli affanni e dai drammi quotidiani consumati all’interno delle terapie intensive, eppure non troppo lontano da un dolore che si è insinuato nell’ anima fino a logorare anche il più piccolo pezzetto di felicità proveniente dall’abbraccio di una persona amata.

E’ la storia di una donna che già tante volte nel corso della propria vita ha dovuto sprangare la porta di casa per tenere fuori il mostro della depressione. La pandemia, però, gliel’ha portata proprio nel suo salotto, abbattendo in un solo colpo tutte le barriere di protezione che con pazienza aveva eretto. Sola, anziana, come lei stessa si definisce, ha però trovato nella parola pensata il vaccino giusto per curare se stessa e provare ad alleviare le sofferenze degli altri.

“Il covid ha scatenato una reazione emotiva molto forte in ciascuno di noi – spiega Carmela Forlenza – Ho dovuto combattuto spesso contro la depressione e l’ho sempre sconfitta attraverso le relazioni. Questa volta non era possibile avere contatti perché ogni contatto poteva nascondere insidie ben più gravi e per la prima volta però non avevo l’esclusività sul dolore: il mio dolore mi accomunava a tutti gli altri e, paradossalmente, mi ha reso meno sola. Questo progetto di scrittura mi ha consentito di intrattenere relazioni, di assopire il tormento che mi rubava il sonno. Ecco, un momento così drammatico si è trasformato in opportunità”

Il ricavato della vendita sarà devoluto all’associazione “Noi amici dell’Hospice e dell’Ospedale di Eboli”, presieduta da Angelica Scarano che da oltre quindici anni si occupa di cure palliative, garantendo sollievo ai malati che non possono più guarire. Dialogheranno con l’autrice Laura Naimoli e Armando De Martino.

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