Eboli, caso mancati fondi alle scuole paritarie: “Costretti a rinunciare a tanti progetti per i bambini”

La scorsa settimana vi abbiamo iniziato a raccontare la vicenda che vede coinvolte le scuole paritarie Piccolo Mondo e Nuova Favolandia, che attendono dei fondi SIEI dal 2020 e si trovano ad affrontare una situazione d’emergenza in vista del nuovo anno scolastico (QUI per leggere la prima parte).

La questione del mancato riparto dei fondi del sistema integrato di educazione e di istruzione (SIEI) destinati ai bambini delle scuole paritarie di Eboli purtroppo, nonostante i numerosi solleciti, ancora non ha visto muovere un dito allle istituzioni che non hanno fornito impegni precisi, limitandosi a dichiarare genericamente che “ci stanno lavorando”. Intanto, le settimane passano e il diritto continua ad essere negato.

Le scuole paritarie Piccolo Mondo e Nuova Favolandia, dirette beneficiarie di questi fondi, non hanno ancora ricevuto le risorse spettanti. Questo sta creando notevoli difficoltà per le strutture scolastiche che potrebbero utilizzare tali fondi per migliorare l’offerta formativa e i servizi educativi. La mancanza di trasferimento dei fondi colpisce anche i genitori e i bambini, penalizzando direttamente la qualità dell’educazione offerta.

LA PETIZIONE – I genitori dei bambini iscritti alle scuole paritarie di Eboli si sono sensibilizzati molto sull’argomento. In pochi giorni, una petizione è stata avviata per sollecitare la distribuzione dei fondi ha superato le 50 sottoscrizioni. Questo dimostra quanto sia sentita e urgente la questione nella comunità.

Per leggere e firmare la petizione, visitate il seguente link –> (https://www.change.org/fondiBambiniEboli).

PARLANO I GESTORI  – Il diritto dei bambini di Eboli a una qualità educativa adeguata non può più essere negato. È essenziale che le istituzioni rispondano con azioni concrete e tempestive.

Fin dalla prima assegnazione nel 2020, queste risorse, pari a 100.000 euro, sono rimaste bloccate, nonostante siano stati accreditati dalla Regione nelle casse del Comune di Eboli. Questi fondi sono cruciali per migliorare la didattica, abbattere i costi delle rette e garantire la manutenzione e l’ampliamento delle strutture delle nostre scuole. La responsabilità di questo blocco è del Comune di Eboli e dell’azienda ASSI. Dal 2020 ad oggi, il diritto all’istruzione di qualità è stato negato, con il rischio, come purtroppo già successo tante volte, che questi fondi non assegnati a chi di diritto per così tanti anni vengano revocati e persi.

Il tempo stringe, anche la richiesta di un tavolo tecnico da parte dei gestori sembra essere stata negata con il Comune che prende tempo, ma con il nuovo anno scolastico che si avvicina sempre di più:

“Operiamo da sempre per fornire un servizio di qualità nell’interesse dei bambini e dei genitori. Purtroppo le difficoltà sono tante, e spesso dobbiamo rinunciare a dei progetti perché non riusciamo a sostenerli dice Vito Velella, gestore del Piccolo Mondo -. Avere finalmente accesso a questi fondi che ci sono stati assegnati e che aspettiamo dal 2020 ci permetterebbe di programmare il prossimo anno scolastico in maniera più serena. I nostri sforzi hanno sempre avuto come obiettivo il benessere e la crescita dei bambini, e così continuerà ad essere”.

A cura di Filippo Folliero e Michele Mondelli

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