Dopo il caos che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, generato dalla chiusura delle spiagge libere di Eboli e dalla successiva perdita di fondi per il progetto “Spiagge Estate 2020”, un gruppo di cittadini ebolitani ha deciso di farsi carico delle richieste di gran parte del popolo e di avviare una raccolta firme.
“No alla riduzione e alla chiusura degli spazi riservati alle spiagge libere”, è lo slogan della protesta portata avanti da una decina di cittadini uniti in un comitato spontaneo e che nel giro di pochi giorni ha già raccolto oltre 400 firme tra i quartiere Borgo, Paterno e Pescara.
“La spiaggia è un bene pubblico e demaniale, il cui accesso deve essere garantito a tutti i cittadini. In questa querelle abbiamo assistito ad un’ordinanza che provoca senza ombra di dubbio una durissima disparità sociale – spiega il comitato – una scelta insensibile ed incomprensibile soprattutto perché avviene in un momento storico delicato e triste, sia umanamente sia economicamente. Una pandemia che ha messo in ginocchio molte famiglie cosi come documentato dallo stesso sindaco nel lockdown, con le numerose richieste di spesa solidale. Come si può pensare che una famiglia possa regalare un momento spensierato ai propri figli con questi presupposti? Siamo stati l’unico comune ad attuare una misura simile”
È proprio con questa premessa che il comitato ha deciso di scendere in campo con una raccolta firme oggi e domani dalle 10.30 alle 14.00 in Piazza della Repubblica.
