Sono passati quasi venti giorni dall’elezione del Sindaco Mario Conte. Nessuno si aspettava che potesse cambiare la città con una bacchetta magica ma dall’altra parte neanche ci si aspettava un’attesa così lunga per iniziare concretamente a governare il paesino ebolitano. Un uomo libero, un professionista che quindi in teoria non dovrebbe avere problemi a decidere cosa fare in totale autonomia. Da qui il monito di Donato Santimone, presidente di Confesercenti Eboli ed ex candidato alla carica di primo cittadino nel settembre 2020.
“Leggiamo ogni giorno di suoi collaboratori che entrano, escono, cambiano, chiedono, pretendono. E’ stato eletto perchè i cittadini ebolitani hanno visto nella sua persona l’uomo della pacatezza e della decisione. Il Sindaco che ascolta tutti ma decide. Leggiamo di veti, di pretese, di garbate minacce. I cittadini ebolitani stanno aspettando da un lungo anno un governo vero della città. Tutti gli indici che misurano la salute di una città come la nostra sono negativi figli di una stagione di governo approssimativo, che viveva sul giorno per giorno – intima Santimone rivolgendosi al primo cittadino – Lei è stato votato perché la città attende un cambiamento reale, concreto, visibile. Non perdiamo più tempo eserciti i poteri che la legge le attribuisce. Nomini i suoi collaboratori dando segnali di cambiamento e di rottura col recente passato. Noi come associazione di piccole imprese, come sa, non ci tireremo indietro a un confronto leale e civile nel rispetto delle diverse posizioni e ruoli. Ogni ora persa, rende tutto più difficile. Ne ha le qualità umane e professionali decida e in fretta. I cittadini, le imprese, la città vogliono leggere e sapere di cose da fare, di cose fatte e non più di trattative infinite e logoranti che riguardano singoli e non cittadini”
CHE DICI?