Sono passati ormai quasi 2 anni dalla parziale bonifica dell’ex Foro Boario di Eboli avvenuta nel giugno 2020.
Da lì a qualche tempo era stata programmata una manifestazione d’interesse per trovare qualcuno che volesse prendere in gestione il terreno e riqualificarlo. Tutto ciò però non è mai avvenuto per varie coincidenze o meno: l’arresto del Sindaco Massimo Cariello, la seconda ondata covid e il cambio di amministrazione hanno fatto finire la storia nel dimenticatoio totale.
E pure, ai tempi dell’amministrazione Cariello, molti che oggi compongono l’attuale amministrazione o appartenenti a gruppi affini avevano ipotizzato vari scenari fattibili per la riqualificazione di un’area di impianti sportivi che è tra le più importanti del Sud Italia.
Tutte le ipotesi, i progetti, le idee sembrano sparite e dell’ex Foro Boario non parla più nessuno. Niente piscine, niente parchi, niente spazi per i bambini come alcune delle tante proposte fatte in passato.
L’unica certezza è che quando ci sono eventi come concerti o partite di livello nazionale, eventi di caratura regionale, i pullman carichi di persone che arrivano in zona Palasele si trovano dinanzi il degrado più totale.
Un biglietto da visita per la città che comprende discariche, rifiuti bruciati, tossici, scambisti e chi più ne ha più ne metta. Tutto alla luce del sole, come se fosse la normalità.
Probabilmente la realtà risiede in un’unica verità: nessuno vuole prendersi la responsabilità di gestire un’area del genere e si preferisce abbandonarla piuttosto che trovare un modo per riqualificarla.
Parole che negli anni non sono state succedute dai fatti. Per il resto di seguito potete ripercorrere tutte le tappe della vicenda.
Ex Foro Boario —> Dai progetti alla nomina del liquidatore