Ormai in Campania sembra che ogni settimana ci si ritrovi con un nuovo caso che riguarda il comportamento che poco si confà alle cariche istituzionali ricoperte da Sindaci ed amministratori locali.
Ultimo caso in ordine temporale è quella del Sindaco Festa di Avellino, mentre la scorsa settimana a far tanto discutere è stato il caos generatosi durante il consiglio comunale della città di Eboli (SA), dove la maggioranza sembra aver offeso con gestacci e parole fuori luogo i membri dell’opposizione fino a cacciarli dall’aula con un “portate via questi animali”, pronunciato dal primo cittadino Massimo Cariello.
Stile ed eleganza sono venuti meno e c’è chi, come l’associazione “Noi Tutti Liberi e Partecipi” di Eboli, che fa del senso di comunità, rispetto e unione i suoi capisaldi, ancora non riesce a credere come sia stato possibile che figure che ricoprono cariche istituzionali si siano comportati come se si trovassero a discutere dinanzi ad un malfamato bar di periferia:
“Siamo stati indecisi se scrivere su quello che è avvenuto in Consiglio Comunale il 21 maggio, non ci interessa prendere parte alle polemiche o intervenire pro e contro ciascuno dei protagonisti – comunicano in una nota i membri dell’associazione – resta il fatto che il Consiglio Comunale, la nostra Assise Cittadina, non puo’ essere teatro di comportamenti del genere, pena la perdita di credibilità dell’Organo davanti ai cittadini e conseguente delegittimazione e Dio solo sa se la politica ha bisogno invece di recuperarne. Vogliamo ricordare a tutti, anche ai nostri consiglieri che l’art. Art.54 della Costituzione che recita: ‘Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge’. Appunto disciplina ed onore, aggiungeremmo anche in Consiglio Comunale”