Avellino e la ‘festa del Sindaco’: diritto alla socialità dei più giovani o movida scellerata?

E’ da ormai un anno che siamo abituati agli inni alla vite e alla movida del Sindaco di Avellino Gianluca Festa, ma in questo momento storico gli inni da stadio ai più sembrano davvero troppo, soprattutto se fatti in un sabato sera in una delle principali strade della città circondato dai più giovani.

L’ordinanza di qualche giorno fa con la quale il Sindaco aveva esteso la zona pedonale a Viale Italia e a Via De Conciliis protagonista delle scene tutt’altro che felici della notte tra sabato e domenica, aveva già preannunciato un ritorno alla movida in pieno stile avellinese. Già nel fine settimana precedente avevano destato preoccupazione gli assembramenti dei più giovani in quelle due zone notoriamente molto frequentate. Oggi, però, siamo passati dalle preoccupazioni all’indignazione dei cittadini, delle Associazioni e delle Istituzioni stesse. Più parti inneggiano alla vergogna, alle scuse, alle dimissioni; piovono denunce, commenti sui social, mentre le e immagini dell’allegra serata avellinese passano sui tg nazionali.

 

  • Le voci del Pd – “Danno d’ immagine incalcolabile per Avellino…Calpestate le leggi, i sacrifici delle famiglie e la memoria dei morti. La maggioranza prenda le distanze o sarà connivente”. Sono queste le parole perentorie del Consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Petracca. Allo stesso modo il Commissario del Pd irpino  Aldo Cennamo: “I comportamenti tenuti dal Sindaco non appartengono alla cultura politica di questa città e di questa provincia. Così macchia la dignità di una nazione che ha reagito con forza e dignità all’emergenza Covid“. Sulla stessa linea la Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici dell’Irpinia.
  • L’opposizione di Luca Ciprianol’ ex candidato sindaco ed acerrimo nemico di Festa chiede le dimissioni e richiama provvedimenti anche penali.Ci sono delle violazioni di normative nazionali e regionali del Governatore De Luca. Mi domando, come sia possibile che ieri non ci fosse nessuno delle forze dell’ ordine a vigilare sugli assembramenti. Favoriti dal sindaco con l’isola pedonale a Viale Italia”.
  • Il commento di Livio Petitto da Facebook uno dei principali sostenitori del Sindaco nelle amministrative dello scorso anno scrive “Il Sindaco di Avellino, cui mi legano sentimenti di sincera amicizia, e’ tenuto, al pari di tutti gli altri, a rispettare le norme emanate a tutela della salute pubblica evitando che un comportamento goliardico venga strumentalizzato,a torto o a ragione, in danno dell’amministrazione da lui presieduta ed in pregiudizio della civile,composta e laboriosa comunità di Avellino. Sono convinto che, conoscendolo, saprà dare una spiegazione a quanto accaduto!”

Allo stesso modo si esprime la Giunta comunale – “Non ha bisogno di avvocati. Le intenzioni erano delle migliori ma le circostanze le hanno oscurate. Continueremo a lavorare nel migliore dei modi”. 

Intanto la “parte” salernitana non solo si discosta dall’atteggiamento irresponsabile di Festa, ma dichiara di voler interrompere rapporti con Avellino e di ridurre la mobilità verso il capoluogo irpino. Convergono su tale posizione sia il sindaco di Pontecagnano Giuseppe Lanzara sia quello di Baronissi Gianfrnco Valiante. Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, poi, richiama l’ art. 54 della  Costituzione affermando : “Le funzioni pubbliche si esercitano con disciplina ed onore

Ma le intenzioni del Sindaco Festa erano davvero così riprovevoli?Il primo cittadino già qualche giorno fa aveva affermato che avrebbe voluto garantire ai giovani avellinesi il diritto alla socialità, promettendo che avrebbe vigilato in prima linea sul rispetto delle regole. Nella mattinata di domenica ha poi affermato : “C’è chi i giovani li attacca e demonizza. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ieri sera ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà. Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza”. 

Intanto nella serata di domenica l’Unità di Crisi della Regione Campania ha mostrato forte preoccupazione per l’ accaduto, invitando il Prefetto di Avellino a prendere provvedimenti di tipo sanzionatorio al fine di evitare ulteriori episodi che violino le normative regionali e nazionali.

In attesa di vedere se effettivamente verranno presi provvedimenti di tipo penale e non, inevitabile è fare qualche riflessione riguardo l’ accaduto. L’ articolo 142 del TUEL prevede la rimozione dall’incarico dei sindaci in caso di “Atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”.

Dunque ci domandiamo e vi domandiamo se in questo momento storico in cui il pericolo covid-19 non è ancora del tutto scampato favorire assembramenti non metta in pericolo la sicurezza dei cittadini tanto da poter minare l’ ordine pubblico. Allo stesso modo ci domandiamo e vi domandiamo se inneggiare all’odio verso chi riveste cariche pubbliche non sia motivo di disonore. D’altronde questi atteggiamenti vengono proprio da chi riveste cariche istituzionali e che più di tutti dovrebbe far in modo che le regole vengano rispettate, anche dando pedagocicamente il buon esempio, piuttosto che mettere in scacco le normative che ci impongono ancora il distanziamento sociale. D’altra parte un ritorno alla normalità ed anche alla movida è sicuramente un modo per far ripartire l’economia resa ancora più fragile dal lockdown degli scorsi mesi, ma la ripresa economica, i diritti e le libertà di tutti sono pur sempre valori da bilanciare con la salute e la sicurezza pubblica.

Non è certo compito nostro dare risposte a questi interrogativi, ma sicuramente le scene populiste in cui un sindaco strumentalizza i giovanissimi che quasi inconsapevoli lo osannano sembrano davvero offendere la moralità pubblica, oltre che le vittime reali dell’ emergenza covid, gli ammalati, le persone che non ce l’ hanno fatta, le loro famiglie ed anche i piccoli imprenditori che sicuramente sperano in un ritorno alla normalità e ad una ripresa economica, ma nel rispetto delle regole.

Sara Perillo

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