“A distanza ormai di diverse settimane dobbiamo, tristemente, prendere atto che permane la criticità nel bacino di utenza che gravita intorno all’ospedale di Eboli, soprattutto della mancata assistenza chirurgica, chiusa da alcune settimane creando notevoli disagi all’utenza per la grave e persistente carenza di Personale Medico. In Data 13/5/2022 ore 9, una delegazione della UIL-PFL si è recata presso la Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero di Eboli per capire le difficoltà della non riapertura dello stesso e dopo un’ampia discussione, i chirurghi hanno proposto al Direttore Sanitario Mario Minervini, la loro disponibilità ad effettuare dei turni, riaprendo il Reparto e diminuendo le attività, in attesa dell’arrivo di nuove figure mediche sembrerebbero previste entro Luglio/Agosto. Ma, il Direttore Sanitario non ha ritenuto accettare tale richiesta in quanto con quattro medici non si riuscirebbe a sopperire alla turnazione e si potrebbero creare spiacevoli inconvenienti per i pazienti stessi soprattutto quelli in urgenza”, si legge in una nota.
La proposta di UIL-FPL consisteva in un semplice gioco di incastri: essendo un DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) Eboli-Battipaglia-Roccadaspide, l’idea era quella di trasferire in via temporanea un Chirurgo dal DEA onde evitare che resti chiuso il Reparto di Chirurgia, danneggiando un’intera popolazione del vasto territorio.
“Ci aspettiamo dalla classe politica Ebolitana e le varie associazioni di categoria tra cui il Tribunale del Malato, azioni più incisive, perchè anche in altri reparti persiste una carenza di personale medico, infermieristico, o.s.s ed amministrativi”, concludono.