A Eboli si parla di verde urbano e di alberi, questa è un’ottima notizia.
Per capirne di più e raccogliere l’opinione di un professionista del settore abbiamo sentito Domenico Martiniano, arboricoltore ebolitano specializzato in cura e gestione degli alberi.
A lui abbiamo chiesto un commento sulla situazione del verde urbano a Eboli, anche rispetto alle ultime sostituzioni di alberi effettuate dall’amministrazione. “Sostituire degli alberi è sempre necessario se non si gestiscono dopo la messa a dimora. Se non c’è cura post impianto, controlli sull’attecchimento, sistemazione dei tutoraggi, queste nuove piante non avranno un futuro diverso. È necessario scegliere la specie idonea, ad esempio rispetto allo spazio, al terreno, alla luce, alla funzione che queste dovranno svolgere in futuro.”
“È necessaria una progettazione per la scelta della specie idonea al sito d’impianto, ad esempio rispetto allo spazio dedicatole, al terreno disponibile, alla quantità di luce, alla funzione che queste dovranno svolgere in futuro – continua Domenico -. Inoltre prevedere una corretta gestione e cura nel corso degli anni porta ad un risparmio anche in termini economici, oltre alla garanzia di avere un verde sempre più curato, ben gestito ed in salute”.
Per chiarire meglio questo aspetto, Domenico ci fa un esempio pratico. “Su via Ceffato ci sono dei bellissimi frassini, grandi alberi che arrivano ad altezza importanti. Dato che gli esemplari sono ancora in fase giovanile, sarebbe corretto eseguire la potatura di formazione o allevamento: uno degli interventi più importanti per la vita di un albero, perché in questa fase è ancora possibile migliorare la forma senza causare danni all’albero. Inoltre si tratta di un intervento che costa dieci volte in meno rispetto a quelli che si dovranno fare con carattere di urgenza quando gli esemplari saranno ormai maturi.”
Governare meglio l’esistente, questa la ricetta quindi. E sulla creazione di nuove aree verdi?
“Ci sono strategie consolidate per migliorare le componenti verdi della città, con tutti i benefici che ne conseguono – dice ancora Domenico Martiniano – nel mio lavoro mi capita spesso di osservare spazi verdi progettati a basso impatto ambientale, con manutenzioni ridotte al minimo e dispendio d’acqua quasi pari a zero. Mantenere delle fioriture implica un dispendio lavorativo importante perché quasi tutti i giorni devono essere controllate, ed anche un consumo d’acqua importante: lo stesso dicasi per i prati, con meno attenzioni lavorative quotidiane, questo è vero, ma l’irrigazione per mantenere verde il prato è quotidiana e costante per tutto il periodo necessario”.
Un invito quindi a una gestione anche più partecipata del verde cittadino. In coprogettazione con le diverse realtà locali, associazionistiche o professionali, che possono fornire idee, proposte e competenze.
“Il mio contributo, il mio consiglio, la mia professionalità è a disposizione per migliorare il verde della mia città – conclude Domenico –. Io consiglierei di iniziare dal censimento arboreo perché abbiamo tanti alberi che andrebbero curati, semmai digitale, che permetta una consultazione più rapida per chi amministra, per chi gestisce, per chi opera e per chi controlla, e l’aggiornamento del Regolamento del Verde con la messa in pratica dei controlli previsti, anche per i privati. Molti comuni stanno adottando le corrette pratiche di gestione con risultati migliorativi sia nel breve, che nel medio e lungo periodo. Cerchiamo insieme di implementare più verde, ma con una gestione meno onerosa: abbiamo gli strumenti, le capacità e le professionalità; nel pubblico veniamo interpellati per eseguire degli ordini in base alle esigenze con il criterio dell’offerta più vantaggiosa ma mai per effettuare valutazioni insieme, considerazioni o per produrre piani operativi su come si potrebbe gestire al meglio il nostro patrimonio verde”.
A cura di Michele Mondelli