Bomba d’acqua nel Cilento con i cittadini di Agropoli e Santa Maria Di Castellabate a farne le spese più di tutti.
Chiesto lo stato di calamità naturale ma sorge spontanea una domanda: possibile che in zone del genere non fosse mai stato previsto uno scenario del genere? Dal Codacons fanno sapere che con una politica più attenta tutto ciò che vedete in foto si sarebbe potuto evitare o quantomeno tamponare:
“È una situazione inaccettabile – fa sapere l’avvocato dell’associazione – soprattutto se pensiamo che era tutto previsto ma nel nostro Paese manca la cultura della prevenzione, anche quando tra le criticità segnalate nel Contratto di fiume si dice espressamente: ‘Territorio soggetto a eventi pluviometrici particolarmente intensi (tipo flash flood) con risposta idrologica molto accentuata da parte del sistema fluviale’.
Voi cosa ne pensate?
CHE DICI?