Lo avevamo conosciuto nel settembre 2018 con l’uscita del primo singolo dal titolo ‘Kriminale’, poi abbiamo approfondito la sua storia e le sue radici lo scorso anno in occasione della seconda parte del suo progetto con il singolo ‘Terra Nfame’, poi è stata la volta di “Ansia”.
Oggi, torniamo a fare due chiacchiere con l’ebolitano classe 1972 Roberto Miglino, aka Rob MC, a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo singolo “Mast Antò”. Ancora una volta la tematica toccata da Rob Mc si rivela uno dei problemi più grandi della società moderna, lo sfruttamento sul luogo di lavoro, distinguendosi per la genuinità e la fedeltà allo stile tipico della scena hip hop fatto di vita vera ed esperienze vissute in prima persona che riesce poi a far trasparire nei suoi testi.
- Il tuo nuovo singolo Mast Antò è in linea con i tuoi ultimi pezzi? Ancora una volta ti trovi a raccontare uno spaccato della nostra società senza peli sulla lingua
“Si, il mio nuovo singolo Mast Antò è perfettamente in linea con i miei ultimi pezzi. Quello che racconto sono semplicemente i miei vissuti nudi e crudi senza se e senza ma”
- Com’è nata l’idea, cosa ti ha ispirato per la realizzazione del testo?
“In realtà Mast Antò è un testo che ho scritto nel 1998 dopo aver lavorato come barista, cameriere, idraulico, muratore, presso un autolavaggio e in diverse industrie dove in una di queste stavo quasi per lasciarci la vita. Poi qualche anno fà quando sono ritornato sulla scena musicale ho deciso di riprenderlo e riarrangiarlo visto che oggi è ancora più attuale di ieri”
- Come mai la scelta di girare il video prevalentemente nel centro storico ebolitano?
“Ho scelto di girare il video nel centro storico di Eboli perché è lì che sono nato e quando passo tra quei vicoletti sento ancora il grido di quelle emozioni forti che hanno accompagnato la mia adolescenza”
- Cosa pensi bisognerebbe fare per limitare almeno la piaga sempre più diffusa dello sfruttamento dei giovani sul luogo di lavoro? Come pensi che un giovane posso districarsi in una realtà così complicata al giorno d’oggi?
“Io penso che la piaga dello sfruttamento dei giovani sul luogo di lavoro si possa guarire solo con degli interventi mirati e oculati da parte delle istituzioni competenti, che dovrebbero rimboccarsi le maniche e tendere una mano concreta verso le nuove generazioni dando loro possibilità e dignità”
- Ormai ti conosciamo da un po’, nell’ultima intervista ti chiedemmo se la tua città, Eboli, era pronta per fare un passo in più verso la cultura musicale creando luoghi adatti a condividere e far crescere questa passione… non eri molto convito di questa possibilità. Dopo qualche anno credi che non sia cambiato nulla?
“Io credo nei giovani, loro hanno tanto da dare e da insegnarci devono solo credere nelle loro possibilità studiando e facendo grandi sacrifici. E’ cosi che si ottengono i risultati.
Sinceramente mi piacerebbe vedere un luogo di ritrovo e di confronto musicale a Eboli…. mai dire mai”
- Salutandoti ti chiedo: hai già in cantiere nuovi progetti? In caso contrario, c’è qualche altro tema che vorresti approfondire con la tua musica?
“In realtà nel 2022 sono stato molto tempo in studio e ho prodotto abbastanza quindi si, ci sono nuovi progetti in arrivo, anzi ti dirò che il prossimo pezzo che uscirà è un pezzo d’amore… la musica è emozioni (rabbia, tristezza, gioia, paura, felicità, eccitazione, divertimento) e se oggi ancora continuo a scrivere è per via della mia forte passione che si tramuta in amore e mi da la forza di trasformare le emozioni in versi da musicare e raccontare”.
Di seguito potete ascoltare il nuovo singolo del rapper ebolitano