Linguaggio non verbale: cosa rivela il tipico gesticolare con le nostre mani?

Siete tra quelle persone che hanno la consapevolezza e il potere di gesticolare durante una conversazione? Allora sfruttateli!

Un recente articolo, pubblicato sulla rivista Forbes, sostiene la seguente teoria: chi parla usando le mani per accompagnare il messaggio espresso vocalmente, implica una grande dose di energia e di attrazione, perché le mani trasmettono più emozione. Ciò consente alla persona dotata di questa particolarità di relazionarsi più facilmente con gli altri, donandole un entusiasmo che comunemente chiamiamo ”carisma”.

Il carisma è un aspetto che caratterizza anche i leader e, l’abitudine di gesticolare con le mani, riflette una grande capacità di convincimento nei confronti degli interlocutori. Annie Paul, editorialista del giornale online ”Business insider”, conferma che quello di usare le mani è un indice distintivo di maggiore intelligenza e perspicacia nell’ambito della conversazione.

LA SCIENZA COSA DICE? – Per la scienza usare le mani mentre si parla è una gestualità positiva, che rafforza il pensiero e la memoria, perché aiuta la concentrazione e a fissare i concetti importanti, è utile ai bambini per imparare, e chi fa uso dei gesti mentre comunica ottiene risultati migliori. Non si gesticola solo per farsi capire meglio, ma anche per aiutare se stessi quando si spiegano concetti difficili, o quando la memoria a breve termine è sotto pressione. La scienza tende a sfatare il convincimento che “parlare con le mani” sia un atteggiamento maleducato o volgare, la caricatura di una macchietta dell’italiano irruento, ignorante e pasticcione, incapace di esprimersi senza l’ausilio di gesti.

Tutti gli studi scientifici in proposito confermano incredibilmente che i gesti sono utili, che fanno la differenza, e che l’80% dell’informazione arriva al cervello attraverso gli occhi, attraverso quello che vediamo e, in tal modo, si fissa nella memoria a conferma di quanto la gestualità sia una componente fondamentale della comunicazione. L’istinto che ci porta a gesticolare è fra i più radicati nell’uomo, gesticolano anche le persone al telefono, da fermi o mentre camminano per strada. Agitano le mani i bambini piccolissimi e persino i non vedenti quando parlano con altri non vedenti.

I GESTI DEI POLITICI – E gesticolano ovviamente i leader politici. Barack Obama, per esempio, non ha mai lasciato nulla al caso, ed i suoi movimenti oratori, preferibilmente dall’alto in basso e studiati a tavolino, somigliano a quelli di un attore. Donald Trump muove, allarga e rotea ambedue le braccia in ogni suo discorso in piedi, mentre Sarkozy è quello che si lascia trascinare più di ogni altro dalle emozioni, si tocca spesso il naso e non ha paura di risultare più latino e più mediterraneo di un italiano o di uno spagnolo. Se Berlusconi tende a gesticolare di più quando è alterato, e per diminuire la sua gestualità tiene sempre dei fogli in mano di finti appunti, Junker è addirittura esplosivo, accompagnando i gesti delle mani con quelli della mimica facciale.

I leader più controllati sono sicuramente Putin e Macron, i quali appaiono composti al limite della recita nei loro colloqui, ed Angela Merkel, oratrice dei gesti classici e mai convulsi, ma talmente sorvegliata ed attenta da sembrare a volte addirittura legata, non sincera e spontanea.

L’antropologo Demond Morris, autore de “La scimmia nuda”, sostiene che le mani sono per gli esseri umani ciò che la bacchetta è per un direttore d’orchestra, e poiché si ritiene che il linguaggio non verbale rappresenta il 55% della comunicazione, tanto vale assecondare l’istinto e lasciare che siano le mani a parlare per no io con noi. Le mani in movimento sono, infatti, considerate lo specchio del pensiero, al punto che nella storia giudiziaria gli psichiatri sono spesso chiamati ad intervenire durante gli interrogatori per interpretare il linguaggio delle mani degli imputati, traduttore e rivelatore infallibile di inganni e menzogne, che spesso denuncia involontariamente reticenze o bugie.

In conclusione, perché non riusciamo a stare fermi mentre parliamo? Perché gesti e parole insieme formano un unico sistema di comunicazione il cui fine ultimo è massimizzare l’espressione e la capacità e di farsi comprendere.

ATTITUDINE ITALICA – Il New York Times ha dedicato di recente un articolo su questa attitudine tutta italiana, anzi soprattutto meridionale secondo il quotidiano, intervistando alcuni napoletani i quali commentavano laconici che per loro certe cose sono davvero impossibili da dire senza gesticolare. Gli italiani hanno da sempre acquisito la consapevolezza di essere parlatori gestuali o manuali. E chi, meglio di Totò, ha incarnato ed incarna tutt’ora la massima figura di italiano che ama gesticolare, lui che con i suoi films e le sue battute indimenticabili ha reso la storia di noi italiani più leggera e al contempo divertente ed unica.

Non sono quello che sono, sono quello che faccio con le mani (Louise Bourgeois)

Silvana Volpe

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