“Mi picchiava, ma io lo amavo”, la testimonianza esclusiva di una donna vittima di violenze

La storia di una giovane ragazza che ha subito violenza dal suo uomo per quasi sei anni, una storia di odio e di amore, un amore iniziato presto, forse troppo presto!

Katia (nome di fantasia) aveva poco più di 13 anni quando ha conosciuto Mauro (nome di fantasia), un ragazzo del suo paese, poco più grande di lei. Si conoscevano sin da piccoli, lui era dolce , la corteggiava, il tipico ragazzo della porta accanto! Lei si è immediatamente innamorata di lui, si sono messi insieme e Katia era felicissima, finchè non ha iniziato a crescere ed ha conosciuto la vera essenza di Mauro.

Questa l’intervista alla ragazza, ad opera della nostra Valeria del Mastro:

– Quando sono iniziate le violenze da parte di Mauro?

–  “dopo un anno che stavamo insieme, lui iniziò ad essere sempre più geloso, sempre più possessivo, non potevo uscire di casa senza di lui, a volte non potevo nemmeno andare a fare la spesa con mia madre, le prime violenze fisiche che ho subito si sono verificate conseguentemente al mio RIBELLARMI contro queste sue assurde costrizioni, anche se le violenze psicologiche ci sono sempre state, mi  ha sempre trattato come se lui fosse un gradino al di sopra di me, lui comandava ed io dovevo obbedire senza discutere”

–  E tu come facevi ad accettare il suo comportamento?

–  “io lo giustificavo, pensavo  che il fatto che fosse geloso volesse dire che mi amava, che quello era il suo modo di dimostrare quanto tenesse a me, inoltre mi sentivo brutta , e pensavo che se lui mi avesse lasciata, non avrei mai potuto avere nessuno, ero una ragazzina di 14 anni, ero ingenua, ed anche lui aveva la mia età, quindi ero convinta che crescendo sarebbe potuto cambiare”

–  Come mai non hai mai pensato di dirlo ai tuoi genitori?

–  “se lo avessi detto ai miei, loro avrebbero troncato il nostro rapporto, ed  io non volevo! Non volevo rimanere sola, non volevo perderlo, tendevo sempre a giustificarlo, incolpavo me stessa per i  suoi comportamenti”

–  Perché pensavi che la colpa fosse tua?

–  “Perché ero io a contraddirlo, a farlo ingelosire, la colpa era mia se scattava, o almeno, questo era quello che pensavo, in realtà era la sua indole violenta a farlo comportare così, ma i miei occhi erano annebbiati dall’amore che provavo per lui”

– Come facevi a nasconderlo agli altri?

–  “il piu delle volte inventavo delle scuse ,anche se le persone a me più vicine col passare del tempo iniziarono ad accorgersene, era inevitabile, ci fu una volta in cui lui venne a picchiarmi sul mio posto di lavoro, all’epoca facevo la commessa in un negozio di scarpe, lui mi chiamò piu volte io però non sentii il telefono, allora lui venne li con la scusa  di voler vedere delle scarpe al piano di sotto, la mia datrice di lavoro mi intimò di andare, io la guardai e sperai che andasse lei, perché gia sapevo cosa mi aspettava, ma lei non sapendo la situazione mi ripetè di accompagnarlo; non finimmo nemmeno di scendere le scale e lui mi diede un forte pugno in faccia, poi se ne andò, iniziai a piangere e fu inevitabile che la mia datrice di lavoro venisse  a conoscenza di tutto, ma io la pregai di non dire niente ai miei e continuai a subire in silenzio.”

–  Tuttavia poi sei riuscita a lasciarlo dopo 6 anni. Come hai fatto?

– “ alla fine ho detto basta, ho capito che in realtà non mi amava, ma mi disprezzava, ci fu un ultimo e brutale episodio che mi convinse, fu la goccia che fece traboccare il vaso, anche perché coinvolse anche mio fratello: lui voleva picchiarmi perchè disse che la mia gonna era troppo corta, a quel punto io ebbi paura, non volevo sentire dolore di nuovo, non volevo che mi lasciasse altri lividi, cosilo minacciai di chiamare mio fratello, lui mi intimo di farlo dicendo che avrebbe picchiato sia lui che me, mio fratello corse subito in mio aiuto e si picchiarono di brutto, dopo quella sera lo lasciai, i miei mi proibirono di vederlo, ed io, dal mio canto, non volli stare piu con lui!”

– Sono passati 5 anni da quella sera, la tua vita come si è evoluta?

–   “ora sono cresciuta, non mi farei più trattare da nessuno così, anzi ora sono io che sto sempre sulla difensiva quando incontro qualcuno, fortunatamente sono riuscita ad andare avanti.”

– Lo hai più rivisto?

–  “abitando nello stesso paese è capitato più volte, e non ti nego che mi fa ancora un certo effetto, se fossi sicura che non mi picchiasse  più forse tornerei con lui, dopotutto è stato il mio primo ragazzo e non potrò mai dimenticarlo”

–  Tu pensi che lui ti abbia mai amata?

–  “lui no, ma io si! E purtroppo questo non posso cambiarlo”

La testimonianza di questa ragazza, che è voluta rimanere anonima per motivi che avrete ben inteso, ci fa capire come i casi di violenza sul gentil sesso siano molto più frequenti di quello che pensiate e che spesso le donne tendono a nascondere questi problemi piuttosto che denunciarli, per amore del proprio uomo. Non abbiate paura, ribellatevi, che troverete sempre una mano a cui aggrapparvi per togliervi da una brutta situazione.

Invitiamo per altro, chiunque abbia subito o si trovi in una situazione del genere e voglia denunciare l’accaduto a contattarci, noi saremo lì pronti a darvi una mano!

A cura di Valeria del Mastro

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