Piana del Sele, progetto Su.Pr.Eme: “Inserimento sociale, prevenzione e supporto ai migranti in difficoltà” (FOTO)

Il progetto Su.Pr.Eme è un progetto finanziato dalla Comunità Europea e modulato a seconda delle esigenze territoriali dalla Regione Campania. Rientra tra i progetti relativi al piano d’inserimento degli immigrati regolari promossi dal governatore De Luca.

RAGGIO D’AZIONE – È attivo dal 5 novembre su un territorio molto vasto che comprende le zone di Napoli Nord, Castel Volturno, Piana del Sele e Aversana, in quanto individuate come zone con una più elevata presenza di lavoratori immigrati. Beneficia di una forte cooperazione con enti di competenza territoriale quali Asl Caserta, Asl Napoli 2 Nord ed Asl Salerno.

IN COSA CONSISTE? – Si tratta di un servizio gratuito su strada effettuato con l’ausilio di due Unità Mobili a bordo delle quali opera un’équipe selezionata di medici, infermieri, mediatori interculturali, psicologi e assistenti sociali, pronti ad offrire un supporto a 360°. In questa fase molto delicata che stiamo vivendo e in cui le discrepanze sociali si evidenziano maggiormente a causa della pandemia, l’équipe del progetto Su.Pr.Eme effettua anche visite mediche e tamponi. È importante però precisare che questo tipo di servizio rappresenta un mezzo per facilitare il monitoraggio della situazione epidemiologica sul territorio, ma non è la colonna portante del progetto.

OBIETTIVI – In poco meno di un mese, oltre 500 persone hanno avuto la possibilità di venire a contatto con questo progetto e ricevere supporto. Tra gli obiettivi principali c’è sicuramente quello di contrastare il caporalato e il lavoro in nero, nel settore agricolo così come in qualsiasi altro, oltre che favorire l’integrazione e abbattere ogni barriera sociale.

supreme piana del sele

PUNTO DI FORZA – “Il punto di forza del progetto – ci spiega Salvatore Sorriento, referente regionale Su.Pr.Eme – risiede nella completezza dei servizi offerti. Il progetto non si limita ad effettuare gratuitamente test rapidi e a consegnare kit igienico sanitari, ma mira ad offrire un servizio completo di accompagnamento e supporto, oltre che di educazione e di indirizzamento di immigrati regolari in difficoltà. Viene infatti effettuata un’operazione di alfabetizzazione sociale e sanitaria, – continua Sorriento – al fine di aumentare la consapevolezza e diffondere le informazioni relative alle misure di prevenzione da adottare per favorire la tutela della salute ed evitare la diffusione del contagio”

L’INSERIMENTO SOCIALE – L’équipe del progetto Su.Pr.Eme inoltre mette i migranti a contatto con aziende del territorio, aiutandoli ad inserirsi nel mondo del lavoro, li indirizza presso gli uffici burocratici dove poter richiedere il permesso di soggiorno, qualora non siano ancora regolarizzati o dona loro sostegno per accedere ai servizi ai quali hanno diritto, come quello del medico di base.

L’IMPORTANZA DEL PROGETTO – Il mediatore culturale operante sul territorio della Piana del Sele, sia nell’entroterra (Battipaglia, Pontecagnano, Eboli) sia lungo tutta la Litoranea che giunge fino ad Agropoli, è Ibrahim Diop che ci racconta nel dettaglio la sua esperienza sul campo:

“Il progetto Su.Pr.Eme è un progetto ampiamente valido. Molto spesso le persone a cui prestiamo supporto sono impaurite, non sanno a chi rivolgersi e non hanno ben chiara la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, per questo riteniamo che sia fondamentale tendere loro una mano affinché non si sentano soli e abbandonati. – racconta – Umanamente, uno dei principali obiettivi è proprio quello di instaurare un rapporto di fiducia con i migranti, al fine di poter fare da ponte tra loro e la società, creando la tanto ambita coesione, che purtroppo ad oggi viene spesso a mancare”

Il progetto è sperimentale e ha una durata di 2 mesi, ma a fronte dei grandi risultati ottenuti, l’augurio è sicuramente che l’équipe possa proseguire nella sua importante attività di supporto e inserimento, anche quando la pandemia sarà finalmente finita.

Anna Spagnuolo

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