Avviso esplorativo per manifestazione di interesse al fine acquisire la disponibilità di restauratori con cui realizzare uno o più progetti di restauro di opere d’arte di proprietà della provincia di Salerno.
Si legge sul sito della provincia di Salerno un importante annuncio rivolto ai restauratori iscritti all’albo, scorrendo però si scopre che non ci sarà alcun compenso, e chiunque voglia aderire al bando potrà restaurare le opere in possesso della provincia ma a proprie spese.
La questione ha sollevato molte polemiche screditando uno dei mestieri più declassati, da qui il segretario generale della Cgil Arturo Sessa e il segretario generale Fillea Cgil Luca Daniele si affiancano allo sgomento della categoria restauratori con una lettera. I due sindacalisti esprimono la contrarietà al bando, non per la restaurazione delle opere culturale di una delle provincie più ricche di storia, ma dall’annuncio di accollarsi le spese del restauro:
“In un momento di grave crisi economica, per il settore turistico, il recupero di opere è sicuramente un forte incentivo per la ripresa economica del settore in tutta la provincia di Salerno, visto che circa il 30 % dei turisti, ancora oggi, va alla ricerca di interessi storici ed artistici. E’ opportuno sottolineare anche l’esigenza di non limitare il lavoro del professionista soltanto all’ evidenza del suo nome, citandolo nelle eventuali pubblicazioni e nelle didascalie a corredo dei dipinti, in quanto gli artisti che si renderanno disponibili oltre a rimettere in sesto le opere, non dovranno essere penalizzati da una mancata ricompensa economica del lavoro svolto.”
La Cgil di Salerno chiede che l’Amministrazione Provinciale provveda, da subito, a modificare il bando in questione prevedendo il giusto compenso per una categoria di “professionisti” da troppi anni non valorizzata adeguatamente.
Laura Piserchia