Appello al prefetto per arginare l’aumento degli episodi di violenza a bordo degli autobus.
La deputata Anna Bilotti ha scritto al prefetto Francesco Russo una lettera in cui fa appello ai poteri di coordinamento sull’ordine pubblico e sollecita uno sforzo organizzativo ulteriore per assicurare un pronto intervento tempestivo sulle le linee di trasporto, a tutela dei lavoratori e dei cittadini.
Il problema è che non tutti osservano le misure di precauzione covid e quindi sui mezzi di trasporto pubblico si toccano livelli di esasperazione molto alti.
“La corretta funzionalità del comparto della mobilità provinciale garantisce in questi mesi difficili il diritto alla mobilità in sicurezza per migliaia di cittadini, diritto che non può essere pregiudicato dalle intemperanze di pochi facinorosi – sottolinea la deputata – Purtroppo sono oramai quotidiani gli episodi di violenza o comunque di forte tensione che si manifestano sui mezzi pubblici di trasporto della provincia di Salerno a seguito delle prescrizioni previste per il contenimento della pandemia. Ho ritenuto di sollecitare il prefetto, per quanto di sua competenza, perché è necessario un intervento immediato per mettere a riparo i conducenti, esposti in maniera evidente al rischio di reazioni scomposte degli utenti, ma anche per garantire un servizio funzionale e senza interruzioni”.
PROBLEMA A MONTE – Il problema però è da ricercare a monte, infatti gran parte della popolazione si chiede come mai viste le tante misure restrittive atte a contenere il contagio (ultime in ordine di tempo quelle per i ristoratori) non siano mai stati fermati o controllati i mezzi di trasporto pubblico che sono probabilmente una delle fonti maggiori di contagio.
Sono tante le immagini di continui affollamenti ed assembramenti tra persone con e senza mascherina ed è naturale che con questo terrorismo mediatico e mancanza di chiarezza nei dati possano capitare frequentemente casi di violenza.
Certo, fermare il trasporto pubblico sarebbe un duro colpo per economia, lavoratori e studenti, ma arrivare ad un nuovo lockdown non porterebbe gli stessi problemi?