Pochi chilometri separano le città di Eboli ed Agropoli, eppure dalla gestione delle spiagge libere sembra che siano lontane anni luce l’una dall’altra.
L’emergenza covid-19 in prossimità dell’estate ha sicuramente scombussolato i piani di tutti, gestori, amministrazioni e bagnanti ma, c’è chi sta affrontando la situazione in modo diametralmente opposto.
AGROPOLI – Ad Agropoli, il sindaco Adamo Coppola, ha messo a punto il Piano Spiagge per l’Estate 2020, un modello per la gestione degli accessi sulle spiagge libere. Gli arenili di libera fruibilità, sono stati suddivisi in 8 Spiagge Pubbliche che verranno organizzate a cura del Comune, per garantire il rispetto degli spazi e delle distanze tra gli ombrelloni e quindi tra i bagnanti fruitori. Ogni posto spiaggia misurerà circa 10 metri quadrati. L’accesso alle spiagge libere attrezzate avverrà, previa registrazione obbligatoria, mediante percorsi prestabiliti, opportunamente presegnalati (e potete approfondire i dettagli facendo una semplice ricerca sul web)
EBOLI – Ad Eboli, invece, con l’ordinanza di questa mattina il sindaco Massimo Cariello ha chiuso (ad eccezione di due tratti) l’accesso alle spiagge libere ebolitane con pali e reti di metallo e qualcuno già ha trovato varie similitudini con un regime dittatoriale.
Da oggi sino al termine dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (fissata al 31 luglio 2020) per gli ebolitani non sarà possibile accedere alle spiagge libere della propria città ad eccezione di arenili liberi in via Carabelli e via Giannattasio. L’ordinanza, la numero 173, arriva nell’attesa di una specifica pianificazione per soddisfare la fruizione delle spiagge libere che, a questo punto, ci chiediamo quando verrà pianificata dato che la stagione balneare è già iniziata.
Probabilmente verrà preso come esempio lo stesso piano adottato ad Agropoli ma non c’è ancora certezza su se e quando verrà messo in atto. L’unica cosa certa è che per ora gli ebolitani potranno andare a mare solo a pagamento.