Le strade provinciali continuano a creare disagi agli automobilisti ebolitani e non solo. Puntualmente dopo ogni periodo in cui il maltempo la fa da padrone, le già dissestate strade sotto la giurisdizione della Provincia si riducono sempre più ad una gruviera creando vere e proprie voragini in cui molti cittadini, alla guida delle proprie auto hanno rischiato e rischiano di danneggiare gravemente il loro mezzo o di rischiare la propria
incolumità. Purtroppo, lungo queste molteplici strade “incriminate” in passato motociclisti e automobilisti hanno perso la vita, portando le istituzioni a riflettere sullo stato in cui versano determinate strade.
Con il passare del tempo, purtroppo, la situazione non è migliorata e molte strade provinciali diventano giorno dopo un giorno un pericolo per gli automobilisti, a partire dalla SS19 che collega Eboli a Battipaglia passando per Via Santa Chiarella e la SP195, fino ad arrivare alla Strada Provinciale 30a che collega Eboli con la frazione di Santa Cecilia.
I chilometri di manto stradale che hanno bisogno di urgente manutenzione si aggirano su quasi 50 chilometri di strade, strade che ogni giorno vengono percorse da migliaia di automobilisti. Andando ad analizzare caso per caso le situazioni più gravi, si può evincere che i problemi maggiori derivino dall’assenza di segnaletica e di illuminazione che vanno ad accrescere il disagio provocato da un manto stradale in condizioni pessime.
La SS19 Eboli-Battipaglia, oltre all’assenza dell’illuminazione, presenta un’ingente presenza di stranieri che percorrono la strada in bici di notte e non sono così visibili agli automobilisti. Stesso discorso per SP 204, via Santa Chiarella, dove a queste problematiche si aggiunge l’assenza di segnaletica e l’asfalto è praticamente inesistente. Tristemente famoso anche il caso della SP 195, colpita la scorsa estate da un incendio che ha distrutto l’ambiente circostante e la segnaletica: strada che a detta di molti cittadini andrebbe addirittura chiusa al traffico, visto lo stato attuale del manto stradale.
La SP 175 e la SP 262, strade che collegano Eboli e la sua zona marittima, sono accomunate da scarsa visibilità e precarietà del manto stradale con buche e dossi che hanno reso le strade vere trappole mortali per molti automobilisti: in passato molti hanno perso la vita proprio lungo questi tratti.
Caso più complesso, invece, quello della SP 30a che conduce da Eboli in località Santa Cecilia all’altezza della SS18. E’ un’arteria che si innesta direttamente allo svincolo autostradale di Eboli costituendo l’unico asse viario, alternativo alla stessa SS 18: è percorso da migliaia di veicoli, soprattutto durante il periodo estivo. I punti più pericolosi di questa strada sono la zona detta comunemente “femmina morta”, con una serie di curve molto pericolose e il chilometro 8, un lungo rettilineo dove si sorpassa anche con una visibilità ridotta. Qui nel dicembre 2016, padre e figlio persero la vita in un terribile incidente.
Ultima, ma non per importanza, la SP 350 che collega Eboli ad Olevano, già oggetto di petizione popolare del 4 ottobre 2012 a cura dei residenti: era ed è rimasta senza segnaletica stradale da oltre venti anni e, a peggiorare la situazione, spesso si ritrovano animali morti.
Filippo Folliero