Con l’avvento dei social, e con la possibiltà di ritoccare le immagini anche per noi comuni mortali, capita di eccedere con i “miglioramenti” delle apparenze. Capita spesso di pubblicare immagini ingannevoli nelle pubblicità e nei cartelli propagandistici della grande moda. Modelli magri e palestrati, fisici asciutti e pelle levigata. La stessa linea adottata sui social network, grazie ai filtri e a qualche posa azzeccata si diventa ciò che nella realtà è molto lontano.
- Photoshop nella storia
I filtri sono da sempre usati, e quando non era stata inventata la fotografia, si usavano dei trucchetti ambiziosi, i ritratti. I faraoni sono rappresentati nell’immaginario collettivo come degli Dei viventi, alti dal fisico asciutto dall’aspetto regale, pelle olivastra, con gradi occhi evidenziati che scrutano il regno. Tutankhamon è forse il faraone più famoso, eppure il suo aspetto analizzando la mummia era tutt’altro che regale. Non aveva una statura molto alta, un’andatura zoppicante per via di un piede caprino. Denti sporgenti fianchi larghi e disallineato.
Anche le statue che rappresentano Alessandro Magno, sono state sottoposte a modifiche. Il suo scultore di fiducia era Lisippo, capace di aggiustare i piccoli difetti fisici di certo fu un uomo colto e intelligente con un’innata abilità intellettiva, ma è ben lontano dalla rappresentazione di Oliver Stone nel film Alexander in cui a vestire i panni era Colin Farrell.
Era piuttosto basso, tozzo di corporatura robusta, e con il collo piegato leggermente a sinistra e gli occhi erano di diverso colore nocciola e l’altro verde.
- Gli inganni e i matrimoni
Conosciamo bene il film di Alberto Sordi, quando per contrarre matrimonio per corrispondenza, inganna la bella Claudia Cardinale mandandogli una foto del suo migliore amico. Accade qualcosa di simile anche fra i regnati. Pietro II, imperatore del Brasile, era alla ricerca di una consorte. Mandò un suo ambasciatore in Europa alla ricerca di una moglie degna di ricoprire il ruolo di imperatrice. Vincenzo Ramirez, ministro del Regno delle Due Sicilie, propose al monarca Teresa Cristina di Borbone-Due Sicilie e di Napoli, sorella del re Ferdinando II. Quando l’operatore del Brasile vide il ritratto di Teresa Cristina se ne innamorò all’istante, tanto che la soprannominò “principessa delle fate”.
Il matrimonio si celebrò per procura il 30 maggio 1843 a Napoli: Pietro II fu rappresentato dal fratello di Teresa Cristina, il principe Leopoldo, Conte di Siracusa. Arrivò in Brasile il 4 settembre dello stesso anno, accompagnata da una flotta navale. Quando attraccarono al porto di Rio de Janeiro il consorte Pietro II salì a bordo per accogliere la sua consorte ma quando la vide restò molto deluso.
Non era la donna del ritratto, si trovò davanti a se una donna di bassa statura e in sovrappeso, le gambe arcuate le davano una leggera zoppia. L’imperatore considerato uno degli uomini più belli fra i monarchi, restò molto deluso tanto che il suo ambasciatore si dimise. Tuttavia il matrimonio fu comunque ufficializzato e nacquero dall’unione molti figli. L’imperatrice fu molto amata portò numerose innovazioni e ancora oggi è ricordata come “Madre dei brasiliani”.
Un’altra storia analoga la ebbe un personaggio storico molto conosciuto, Enrico d’Inghilterra. Archiviata la storia con Anna Bolena, e molti altri matrimoni, Enrico VIII decise di contrarre il suo quarto matrimonio, gli fu mostrato un ritratto e subito si invaghì. Incontrò la consorte il giorno del matrimonio, Anna di Clèves ma scoprì di essere stato ingannato, quella donna era completamente diversa dal ritratto mostrato. Anna aveva l’aspetto gracile e il volto pieno di cicatrici lasciate dal vaiolo, Enrico disse pubblicamente che l’aspetto della sua sposa lo disgustava, tuttavia acconsentì al matrimonio ma non fu mai consumato. Di lei raccontava che aveva i seni cascanti e il ventre flaccido. Venne ripudiata dopo pochi mesi, e il re si risposò per la quinta volta con Catherine Howard.
- L’aspetto è tutto?
Cleopatra, regina d’Egitto, conquistò Giulio Cesare e Marco Antonio generali romani. Donna icona di bellezza e intelligenza. Eppure alcuni storici hanno svelato che Cleopatra non aveva dei lineamenti così perfetti come la immagina la popolazione mondiale, grazie anche alla sublime interpretazione di Liz Taylor.
Alberto Angela la descrive così: “Non era una donna bellissima, né aveva un fisico seducente. Era minuta, piccola, non colpiva per l’aspetto, aveva una voce dolcissima, ma le sue parole pungevano come dardi. Aveva un naso pronunciato che le dava carattere. Ma erano i suoi occhi la parte più potente del volto, lei colpiva per il suo sguardo”.
Plutarco scrisse: “Si dice che la bellezza non è stata la sua unica peculiarità a stupire chi la vide, ma una irresistibile attrazione, e la figura della persona, legato alla sua conversazione interessante. Grazia naturale si sviluppava nelle sue parole, sempre stimolanti. Quando parlava, il suono della sua voce dava piacere. La sua lingua è come uno strumento a corde, rispondeva, senza aiuto, la maggior parte delle persone Etiopi, o a Trogloditi, Ebrei, Arabi, Siriani, Medi e Parti. Si dice lei sapeva molte altre lingue, mentre il re i suoi predecessori non aveva preso la briga di imparare e alcuni avevano dimenticato il macedone. Aveva una voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi; era piccola, esile e spregiudicata”.
- Curiosità
Nel 2001 Michael Cristofer dirige il film Original Sin, tratto dal romanzo di Cornell Woolrich. A Cuba un ricco commerciate di caffè (Antonio Banderas) contrae matrimonio per corrispondenza con una donna americana, quando si recherà al porto rimane molto sorpreso dal constatare che la splendida donna, Angelina Jolie, che si trova davanti non è quella della fotografia che aveva ricevuto.
Laura Piserchia