Tupac, le sue ultime parole furono rivolte ad un poliziotto

Per quanto esistano ancora molti dubbi e molti misteri sulla morte o presunta tale, di uno dei rapper più influenti della storia della musica, a quasi 18 anni dal suo assassinio emergono nuove testimonianze sul decesso di Tupac Amaru Shakur.

Ucciso a Las Vegas il 7 settembre del 1996, Tupac venne colpito da 5 proiettili esplosi da un’auto in corsa, di cui uno lo ferì al polmone destro, dopo aver assistito a un combattimento di pugilato tra il suo amico Mike Tyson e Bruce Seldon.

La testimonianza che vi riportiamo, è del primo agente di polizia arrivato sul posto al momento dell’accaduto. Chris Carroll, è il nome di chi indossa la divisa in questione:

Stavo guardando Tupac e lui stava cercando di urlare a Suge (Knight). Gli ho chiesto ‘Chi ti ha sparato? Cosa è successo? Chi è stato?’. Lui mi ignorava. Mi fissava, ma continuava a cercare di urlare a Suge. Gli chiesi ancora ‘Chi ha fatto questo? Chi ti ha sparato?’, ma continuava ad ignorarmi. E poi, tutto ad un tratto, ho visto il suo volto, i suoi movimenti cambiare. Lottava per parlare. Mi aspettavo qualcosa del tipo ‘Sono in pace’. Mi guardò dritto negli occhi e allora gli chiesi ‘Chi ti ha sparato?’.

Fece un profondo respiro ed aprì la bocca. Pensai che fosse pronto a collaborare, ma le parole che uscirono dalla sua bocca furono ‘Fuck You’.

Dopodichè cadde in stato di incoscienza ed arrivarono i soccorsi dell’ambulanza che lo portò in ospedale“.

Se davvero le cose fossero andate così, Tupac non si sarebbe smentito nella sua lotta alla corruzione dei poteri forti e delle forze dell’ordine schiave di un governo ladro. Una morte eroica con un’ultima frase leggendaria ‘sputata’ in faccia all’eterno nemico.

Una montatura per continuare ad innalzare la leggenda del rapper di NY o la degna fine di un grande uomo?

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